Qualche novità all'orizzonte, per la riqualificazione dell'area di sosta in piazza d'Armi, da anni oggetto di occupazioni abusive ed episodi di degrado: "Vorremmo avviare un percorso partecipato assieme ai cittadini e alla Circoscrizione 2, esattamente come già fatto per i giardini di via Revello". E' quanto dicono l'assessore all'ambiente Alberto Unia e il presidente di commissione Federico Mensio in risposta alla petizione - che ha raccolto oltre 400 firme - lanciata da Riccardo Prisco (consigliere PD della Circoscrizione 2) con altri cittadini di Santa Rita.
Un documento, discusso oggi in commissione consiliare, che ha sollevato non poche polemiche per alcuni termini non propriamente propositivi o concilianti, rispetto alla delicatezza del tema. Espressioni quali "sgombero di etnie non autorizzate" hanno destato parecchio imbarazzo sia tra le file dei pentastellati sia negli stessi dem, tanto da etichettarne i toni come "razzista". Uno scivolone dei proponenti, forse, che cozza con l'ultimo rapporto della polizia municipale sulle presenze attualmente registrate lungo corso Monte Grappa: nuclei bosniaci, argentini (tra cui artisti e circensi), ma anche diverse famiglie italiane senza fissa dimora.
Al di là delle questioni formali, il contenuto della proposta popolare suonerebbe così: istituire un'area camper attrezzata per il turismo itinerante, trovando al contempo soluzioni abitative dignitose a chi attualmente stanzia in quella zona senza permesso.
Una richiesta che, stando alle dichiarazioni provenienti da Palazzo Civico, non verrebbe accolta tout court, preferendo invece la strada della progettazione condivisa, nel tempo, con chi quel territorio lo vive ogni giorno.
"Lo proporremo durante la prossima commissione congiunta - spiegano ancora Unia e Mensio -. Saranno da seguire le linee guida del Piano del Verde, tenendo soprattutto conto del fatto che quella è denominata area parco, e questa dev'essere la sua destinazione d'uso. Ma ovviamente valuteremo quanto emergerà al termine del confronto partecipato".