Dopo le ore della preoccupazione, è arrivata la convocazione nero su bianco: se non a dare certezze, almeno a scacciare qualche nube. E' stato inizialmente fissato per le 12.30 del 20 gennaio l'incontro in videoconferenza tra i sindacati che stanno seguendo la vicenda ex Embraco e la sottosegretaria del Mise, Alessandra Todde.
Tema all'ordine del giorno: fare il punto sul progetto Italcomp, che coinvolge non solo lo stabilimento di Riva di Chieri, ma anche la Acc di Mel, in provincia di Belluno. Un piano di rilancio che nelle ultime settimane aveva subito qualche frenata (soprattutto fronte Acc) per la mancata approvazione da parte dell'Unione Europea, visto che nella nuova società sarà forte la presenta dello Stato.
Ma ad aggiungere sale alla vicenda, anche la recente crisi che aleggia sul Governo Conte-bis, che con il Mise segue in un ruolo primario l'evolversi della situazione. Una crisi che ha fatto temere ai sindacati che la questione Italcomp potesse bloccarsi in maniera irreparabile (il 20 luglio scadono gli ammortizzatori sociali per i 400 dipendenti della fabbrica chierese). E invece mercoledì ci sarà un nuovo vertice, nella speranza che possa dire qualche parola definitiva alla vicenda. A prova di Unione Europea e di crisi dell'esecutivo.
In serata, è però giunta notizia del rinvio del vertice a martedì 26 gennaio. La speranza è che entro quel giorno possa arrivare l'attesa autorizzazione della Commissione Europea per il finanziamento alla Acc di Mell (Belluno). "Ci auguriamo che ci siano passi avanti concreti sul progetto e che si passi dalle parole ai fatti. Ci aspettiamo che sia sbloccata l'autorizzazione della Commissione Europea e possa partire Italcomp", ha spiegato Ugo Bolognesi della Fiom.