Igor Boni non ci sta e tira dritto. Il candidato dei Radicali alle primarie di coalizione del centrosinistra sembra non voler cedere all’idea che la scelta del candidato sindaco della coalizione avvenga tramite una scelta di partito, come deciso ieri dal Pd, e non da un confronto con l’elettorato torinese di centrosinistra.
"L'intera coalizione aveva deciso di utilizzare lo strumento delle primarie. Oggi il Partito Democratico pare averle accantonate ma il Pd non è la coalizione ed è sul tavolo della coalizione che si assumono le decisioni", afferma Boni. Il messaggio è chiaro: fino a che il partito trainante del centrosinistra non comunicherà la scelta a tutta la coalizione, di fatto, non è cambiato nulla.
Eppure l'ipotesi delle primarie in presenza è stata cancellata in una notte piuttosto movimentata dalla direzione metropolitana del Pd: "Non si vuole assumere la responsabilità di organizzare le primarie in presenza per il rischio contagio? Strano, visto che a ogni ufficio postale, all'anagrafe e di fronte a numerosi negozi vi sono file ordinate di decine di persone che sarebbero le stesse file che avremmo alle primarie. Non vorrei che la politica nostrana desse più ascolto alle petizioni su change.org o ai sondaggi teleguidati piuttosto che al parere degli elettori del centrosinistra".
La speranza di Boni, un fiammella flebile visto il contesto, è che il Pd possa aprire alle primarie miste, online e in presenza. Manca però uno strumento pronto e sicuro per indicare le preferenze in via telematica. Manca soprattutto il tempo, che scorre tiranno.
Quale sarà dunque la posizione di Boni, supportato da Radicali e Più Europa? "Per quanto mi riguarda la partita non è affatto chiusa. Proseguirò la mia campagna con ancora maggiore impegno, continuando a parlare di temi, di alleanze da costruire per questa città, di città metropolitana, di giovani, di lavoro, di ambiente, di trasporto pubblico e di sviluppo economico da riconquistare dopo questa crisi senza precedenti che stiamo vivendo".
"Il percorso delineato - ricorda ancora Boni - era quello, le primarie. Chi partecipa a quel gioco sa che se perde, colui che vince è il candidato di tutti. Se togli le primarie e scegli un tuo candidato è tutto da discutere". Parole che lasciano pensare a una possibile corsa in solitaria, ma un supporto a una eventuale candidato dem non è da escludere a priori. Tutto dipenderà dal tavolo di coalizione che potrebbe essere convocato nei prossimi giorni: "Da quel tavolo potrebbero nascere posizioni differenti", conclude Boni.