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Pinerolese | 20 gennaio 2021, 15:51

Messo a nuovo in Val Germanasca il sentiero che porta alla balma rifugio dei valdesi [FOTO]

Sul confine tra Pomaretto e Perrero, quasi in punta a La Roccho Ampëreur, si racconta fosse il nascondiglio di Pietro Costantino e della sua famiglia

Rifugio valdesi Roccho de l'Ampereur (Foto di Massimo Bosco)

(Foto di Massimo Bosco)

Un rifugio suggestivo, una piccola balma su una parete di rocce, La Roccho Ampëreur, in cui si racconta si fosse rifugiata la famiglia del valdese Pietro Costantino durante le persecuzioni. Il luogo, in Val Germanasca sul confine tra Pomaretto e Perrero, a 1.070 m s.l.m., ha il potere di evocare storia e leggende attorno ai rifugi utilizzati dai valdesi che scappavano sulle montagne, ma, se si esclude un tentativo dell’ex Comunità montana, nessuno si era più occupato di promuoverlo e valorizzarlo. Il pomarino Massimo Bosco e il Cai Val Germanasca hanno preso a cuore la balma, tanto da pulire il sentiero che permette di raggiungerla e dotarlo di segnavia: “Vogliamo anche mettere il più possibile in sicurezza la salita, attrezzandola con tasselli, cavi e catene. Contiamo di farcela entro l’estate”.

Bosco è fotografo, conoscitore della montagna e impegnato nella pulizia e recupero dei sentieri storici della Val Germanasca: “Abbandonata a se stessa, la salita alla balma in punta alla roccia è un percorso affascinante per raggiungere il rifugio angusto utilizzato dalla famiglia di Pietro Costantino durante il primo esilio dei Valdesi, tra il 1686 ed il 1689, come racconta Guido Baret nel libro ‘Pomaretto in Val Perosa’”. Si narra che il rifugio diurno della famiglia fosse più in basso, vicino alle case di borgata Roccia, ma che, per affrontare i rischi della notte, salissero a rifugiarsi nella balma lungo la parete rocciosa.

Il sentiero non è per tutti: “In particolare l’ultimo tratto è molto esposto, per questo è sconsigliato per chi non è allenato o soffre di vertigini” sottolinea Bosco. Si parte prendendo la carrozzabile che sale a Faure e lasciando l’auto al tornante oltre borgata Aimar: “Lì si imbocca il sentiero che scende a borgata Roccia perché proprio dietro le case parte la salita alla balma con un dislivello medio di 200 metri e lungo un percorso che dura circa 45 minuti”.

Elisa Rollino

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