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Politica | 01 febbraio 2021, 15:50

Elemosina in centro ai clochard, Schellino: “Il denaro spesso ci scarica la coscienza, ma a volte non fa del bene alle persone”

Il vice sindaco: “Non c’è nulla di male e chiunque è libero di dare quello che vuole, quanto vuole e a chi vuole: altro è il lavoro dei volontari”. Lo Russo: “Inquietante, basta difendere l’indifendibile”. Paoli: “Difesa del comandante oscena e indecente”

Sonia Schellino

Elemosina in centro ai clochard, Schellino interviene in Consiglio comunale: e sono polemiche

Il denaro, che spesso ci scarica la coscienza in pochi secondi, a volte non fa del bene alle persone”. Sonia Schellino non prende di certo le distanze dalle parole del comandante della polizia municipale Emiliano Bezzon, che negli scorsi giorni aveva chiesto di non fare elemosina agli homeless, rei di arricchirsi con i soldi ricevuti e di rifiutare così i percorsi di inclusione proposti dai servizi sociali torinesi.

La vice sindaca non ha condiviso la narrazione di una città che volta le spalle ai clochard e guarda dall’altra parte rispetto alla sofferenza dei senza tetto, ma ha anzi rilanciato: “Torino è una città che accoglie con strumenti e azioni che sono andate aumentando nel tempo”. Eppure, sul fenomeno dell’elemosina in centro, Schellino ha confermato: “La collocazione in una via centrale, sotto ai portici, consente indubbiamente una visibilità e una capacità di raccolta piuttosto consistenti. Spesso riceviamo richieste da parte di commercianti del centro che chiedono che la Città intervenga in termini di decoro e che, dal momento che cambiano le monete in banconote, hanno una capacità piuttosto precisa di stimare la raccolta”.

Ecco perché, secondo la vice sindaca, l’approccio migliore da adottare è quello svolto ogni giorno dai volontari: “La costruzione di una relazione, sostituire una maglia sporca da buttare con una pulita, portare un piatto caldo quando proprio non si riesce a convincere la persona a recarsi presso una mensa. Questo è quello che fanno i molti volontari che, coordinandosi con i Servizi della Città, cercano ogni giorno di rendere la vita di chi sta in strada meno dura e, possibilmente, di togliere dalla strada il maggior numero possibile di persone”.

Parole che non hanno convinto le opposizioni: “Se fosse davvero così, con raccolte quotidiane di 100 euro, avremmo risolto il tema della disoccupazione a Torino” afferma Deborah Montlbano (DemA).  Durissimo il capogruppo Pd Stefano Lo Russo: “La risposta di Schellino è ancora più inquietante delle parole di Bezzon, infauste e fuori luogo. Il comandante della polizia municipale non è un sociologo. Può capitare di dire le cose sbagliate, ma si chiede scusa e si torna indietro: basta difendere l’indifendibile”.

La critica più feroce è però arrivata dal “fuoco amico”, dalla consigliera pentastellata Maura Paoli, secondo cui le parole di Bezzon sarebbero “Frasi indegne, pronunciate con cinica superficialità”. Non va a meglio a Sonia Schellino, che secondo Paoli ha messo in scena una “oscena e indecente difesa del comandante”.

Dalla parte di Bezzon e dell’assessore, invece, Carlotta Tevere, presidente della Commissione Legalità del Comune di Torino: “Sono rimasta colpita dalle parole di Bezzon ‘Viene il sospetto che qualcuno sfrutti queste persone per trarne profitto’: il sospetto che nella nostra città possa verificarsi un fenomeno così deplorevole credo debba essere condannato”.

Diversa la posizione del capogruppo della Lega, Fabrizio Ricca: “Il comandante ha fotografato una situazione, quella dei senza tetto, che va avanti da anni. Il problema non è quello che Bezzon dichiara, ma è quello di una politica che utilizza gli homeless per fare propaganda: nessuno ha mai deciso di affrontare la questione clochard. Il centrosinistra ne parla ma concretamente non fa nulla per ridare dignità a queste persone”.

"Tratta di animali, cuccioli usati per impietosire i passanti: cosa aspettiamo a prendere coscienza anche di questa situazione? Occorre trovare soluzioni diverse, lasciarli vivere in centro e additarli o rassegnarsi vuol dire non affrontare il problema. Il centro è un dormitorio a cielo aperto" è il monito lanciato da Federica Scanderebech (Forza Italia).

Andrea Parisotto

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