Le firme, dopo la polemica. Sono oltre 2700 quelle raccolte dalla petizione che vuole opporsi alla mozione "I rischi della cultura gender" nelle scuole di Rivoli, presentata dalla Lega e votata lo scorso 18 gennaio dal consiglio comunale.
"La petizione è stata inoltrata al sindaco di Rivoli Andrea Tragaioli e al consiglio comunale per chiedere di superare questa mozione e difendere l'autonomia scolastica", dicono i promotori dell'iniziativa.
"Gentile Sindaco Andrea Tragaioli, gentili membri del consiglio comunale di Rivoli, Nella scorsa settimana è stata lanciata una petizione tramite la piattaforma change.org per chiedere il superamento della mozione in oggetto, presentata dal gruppo Lega Rivoli e approvata in data 18 gennaio 2021 - si legge nella comunicazione spedita al primo cittadino e ai consiglieri comunali -. La raccolta firme ha raggiunto ad oggi quota 2700 firmatari che chiedono a gran voce di fermare questa mozione presentandone una nuova che ne corregga i termini. Riteniamo inadeguata la mozione perché non crediamo esista una "cultura gender", perché crediamo sia fondamentale non interferire con il lavoro delle insegnanti nelle scuole e perché troviamo sia grave che un partito politico possa pensare di "vigilare sull'istruzione dei rivolesi di domani" (cit. da testo della mozione)".
"Ci appelliamo a lei sindaco in quanto garante del rispetto della costituzione, nonché assessore all'istruzione, affinché prenda una chiara posizione sulla vicenda, cosa che finora non ci risulta - concludono i firmatari -. Ci appelliamo al consiglio comunale affinché superi la mozione con una nuova mozione che difenda l'autonomia della scuola e fermi l'invio della lettera agli istituti scolastici della città. Rivoli è altro, Rivoli è una città che non discrimina".