Larve vive di mosca per nutrire i polli degli allevamenti biologici: un esperimento con l'obiettivo di ottenere il benessere animale e il miglioramento delle qualità delle carni. Questo è il progetto Poultrynsect, coordinato dal Prof. Achille Schiavone (docente di nutrizione e alimentazione animale al Dipartimento di Scienze Veterinarie dell'Università di Torino), dalla professoressa Laura Gasco e da Ilaria Biasato e Manuela Renna che da anni si occupano dell’allevamento degli insetti e dell’utilizzo delle farine per l’alimentazione di diverse specie di interesse zootecnico.
Lo studio avrà il compito di svolgere, presso il Centro Sperimentale Tetto Frati di Carmagnola, prove di alimentazione utilizzando polli ad accrescimento intermedio e lento, al fine di determinare il livello ottimale di inclusione di larve vive per la produzione di pollo biologico. Il team intende valutare gli effetti delle larve sugli standard di crescita degli animali, il loro benessere e il loro stato di salute.
Le larve vive utilizzate nelle prove di alimentazione saranno fornite dal partner belga del progetto, Inagro VzW, che ha sviluppato competenze entomologiche riconosciute a livello europeo nell'allevamento degli insetti.
Il team tedesco del German Institute of Food Technologies (DIL) avrà il compito di valutare la sostenibilità ambientale, economica e sociale della sostituzione della soia con le larve d’insetto, mentre il team norvegese di Nofima As effettuerà le analisi chimico-fisiche sulle carni al fine di determinarne la qualità. Il Cnr coordinerà l’intero progetto attraverso la supervisione del Responsabile Scientifico, il Dott. Francesco Gai, ricercatore presso l’Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari.
Grazie ad un approccio di tipo multidisciplinare, i risultati del progetto Poultrynsect forniranno nuove conoscenze sull’impiego delle larve vive nell’alimentazione dei polli da carne in allevamento biologico contribuendo cosi allo sviluppo di diete per avicoli con una migliorata sostenibilità ambientale.
"Il progetto – ha dichiarato il prof. Schiavone - consente di promuovere l’utilizzo degli insetti nell’alimentazione del pollame al fine di migliorare il benessere animale (attraverso l’espletarsi del comportamento naturale dei polli di nutrirsi di insetti), la salute animale (poiché gli insetti posseggono interessanti proprietà nutraceutiche capaci di migliorare la salute intestinale) e la sostenibilità ambientale dei mangimi".