Girava armato di pistola, l'ha fatto per parecchie volte. Ma nel suo passato (era il 1986) aveva accumulato addirittura una condanna per mafia nel maxiprocesso di Palermo contro la criminalità organizzata. Quello istruito da Giovanni Falcone, cui lui si presentò con un gesto plateale: arrivò in aula con la bocca cucita con due punti di pinzatrice.
E' stato così arrestato e messo ai domiciliari Salvatore "Turi" Ercolano, uno storico esponente di una cosca di Cosa Nostra, residente ora a Torino. A eseguire il provvedimento sono stati gli uomini del comando provinciale dei carabinieri, su indicazione della Procura della Repubblica-DDA.
L'uomo, affiliato al clan "Santapaola-Ercolano", che ha alcuni legami proprio all'ombra della mole, è accusato di "porto e detenzione illegale di armi comuni da sparo".
Le indagini, durate alcuni mesi e risalenti addirittura al 2019, hanno dimostrato come l’uomo si fosse più volte aggirato per l'Italia proprio portando una pistola con sé.