Sia che le Comunali 2021 siano a maggio/giugno, sia che vengano rinviate all’autunno per il Covid, “facciamo presto”. E’ questo l’appello del Partito Democratico Torino, che arriva dopo l’incontro che si è svolto ieri sera tra i parlamentari torinesi dem e i rappresentanti delle segreterie provinciali e regionali. Un confronto che arriva all’indomani di quello tra il vicesegretario Andrea Orlando e il numero uno metropolitano Mimmo Carretta.
E l’esito di entrambi i faccia a faccia è il medesimo: si trovi presto il candidato a sindaco e si parta con la campagna elettorale, indipendentemente dal fatto che il Governo decida di rinviare le consultazioni. In quest’ottica a breve i dem incontreranno gli alleati della coalizione, come chiesto a gran voce negli scorsi giorni da questi ultimi, non convinti dell’ “imposizione” politica di Stefano Lo Russo come candidato sindaco. Articolo Uno, Capitale Torino, + Europa Torino, Possibile e Sinistra Italiana hanno invocato le primarie, “al momento considerato l'unico strumento che consentirebbe una sintesi tra tutte le anime del centrosinistra e del suo elettorato, nell’ottica di ricercare una candidatura unitaria evitando il rischio di divisioni”.
E per garantire le svolgimento delle consultazioni il Pd nazionale si era impegnato a mettere a disposizione, entro fine mese, la piattaforma online per il voto. Se alla fine si decidesse di usare questo strumento, i possibili candidati del centrosinistra dovrebbero però raccogliere obbligatoriamente – come prevede il regolamento del Pd – l’1% delle firme del corpo elettorale di Torino.
Tradotto concretamente: l’accesso alla candidatura non è libero, ma chi decide di ambire a fare il sindaco deve ottenere migliaia di sottoscrizioni al proprio nome. Un vincolo che potrebbe tagliare alcuni nomi fuori dalla competizione elettorale.