Secondo lui, la terza ondata, è già cominciata. E a dimostrarlo è il ritorno alla didattica a distanza. La cosiddetta "Dad". A pensarlo è il sindaco di Volpiano, Emanuele De Zuanne, che ribadisce quali sono le regole da rispettare per evitare un ulteriore aumento dei contagi.
Un anno di lockdown
"È trascorso un anno - scrive in un comunicato - quando è iniziata l’epidemia Covid-19 e ci ritroviamo nuovamente in una situazione di grave emergenza, con la chiusura delle scuole e l’attivazione della didattica a distanza da parte della Regione Piemonte, in conseguenza di quanto previsto dai decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri".
Sostiene che quella sanitaria è l'emergenza più grave degli ultimi anni. Non solo perchè continua a mietere vittime, ma perchè "ha portato le strutture pubbliche a un livello di stress mai visto in precedenza, con un impegno ininterrotto per mesi e con un’operatività ridotta a causa dei contagi nell’organico, dalla sanità alle forze dell’ordine fino ai dipendenti della pubblica amministrazione".
Necessario adottare comportamenti responsabili
"Per questa ragione è fondamentale adottare comportamenti responsabili - continua -, non per evitare le sanzioni bensì perché se non andiamo tutti nella stessa direzione non riusciremo a uscire velocemente da questa drammatica situazione".
De Zuanne ricorda quindi di indossare sempre la mascherina per evitare la diffusione del contagio, evitare gli assembramenti e mantenere la distanza tra le persone, lavarsi frequentemente le mani.
"I provvedimenti sulla didattica a distanza sono la prova che stiamo affrontando la terza ondata di questa epidemia e perciò dobbiamo comportarci in modo attento e responsabile come un anno fa, all’inizio dell’emergenza Covid-19 - chiede la comprensione dei suoi concittadini -. Comprendo il disagio di famiglie e studenti, e ripeto che non è possibile adottare misure così drastiche come la chiusura delle scuole comunicandole venerdì e disponendo che siano efficaci già da lunedì, mettendo in difficoltà il personale degli enti locali e della scuola, sottoposto a uno stress così prolungato. È giusto prendere tutte le misure utili per fronteggiare la crisi ma è necessario concordarle in anticipo, anche tenendo in considerazione che se i ragazzi restano a casa le famiglie devono potersi organizzare in tempo".