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Eventi | 17 marzo 2021, 16:55

Il Maestro Muti celebra il genio di Verdi al Teatro Regio: domani concerto straordinario in streaming

Il programma prevede la Sinfonia da "Giovanna d’Arco", e "Stabat Mater" e "Te Deum" dai "Quattro pezzi sacri" per coro e orchestra

Riccardo Muti

Il Maestro Riccardo Muti

A una settimana esatta dal Così fan tutte, domani, giovedì 18 marzo, alle ore 20, sul sito del Teatro Regio di Torino, l’appuntamento in streaming è nuovamente con il Maestro Riccardo Muti sul podio dell’Orchestra e del Coro in un programma interamente dedicato a Giuseppe Verdi, che prevede la Sinfonia da Giovanna d’Arco, Stabat Mater e Te Deum da Quattro pezzi sacrper coro e orchestra. Il Coro del Teatro Regio è preparato dal Maestro Andrea Secchi. Soprano solista nel Te DeumEleonora Buratto.

Composta per la Scala di Milano nel 1845, Giovanna d’Arco è un’opera di guerra, grandi passioni amorose, ossessioni mistiche, affetti familiari e conflitti interiori. La sua Sinfonia rispecchia è tra le più evolute e sviluppate tra quelle scritte da Verdi nei suoi “anni di galera”, gli anni giovanili di produzione a ritmo serrato che gli fecero conquistare il primato tra gli operisti italiani ed europei.

Divisa in tre parti, nella prima si assiste a una sorta di tempesta di ascendenza rossiniana; la seconda è un’oasi pastorale che vede gli strumenti a fiato concertare fra loro, mentre nella terza si sviluppa una grande rielaborazione del materiale tematico che conduce a un finale esplosivo. All’indomani della prima, il suo autore la valutò come la sua opera migliore "senza eccezione e senza dubbio".

Quattro pezzi sacri sono composizioni che hanno visto la luce singolarmente e che furono pubblicati insieme nel 1898. Verdi scrisse il suo Stabat Mater, per coro misto e grande orchestra, nel 1896-97. L’approccio alla preghiera, attribuita a Jacopone da Todi, è quello dell’autore di musica per il teatro: Verdi, interessato al dramma umano della madre ai piedi del figlio al patibolo, ne restituisce lo strazio in un affresco cupo e dolente, in un gesto espressivo senza pause e senza respiro.

Al realismo drammatico dello Stabat Mater si contrappone l’austero contegno del Te Deum, per doppio coro e grande orchestra. L’esecuzione "senza misura" del tema gregoriano, eseguito a cappella dalle voci maschili all’inizio del lavo­ro, diffonde sull’intera composizione un’aura di severa compostezza. 

Il concerto si avvale del contributo di Reale Mutua, Socio Fondatore del Teatro Regio.

Manuela Marascio

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