Dante letto in barese, ligure, ma anche friulano e siciliano. La Rete Italiana di cultura popolare, insieme all’Associazione italiana Cultura e Sport organizzano una grande maratona di lettura della Divina Commedia nei diversi dialetti che coinvolgerà un po’ tutta Italia. Un’iniziativa voluta per celebrare il DanteDì, il 25 marzo, a 700 anni esatti dalla morte del Sommo Poeta. Allo stesso tempo la Rete, che gestisce il Fondo Tullio De Mauro, sostenuto dalla Fondazione Crt, vuole anche rendere omaggio al linguista che se fosse ancora in vita, il 31 marzo avrebbe compiuto 89 anni.
Si parte il 23 marzo. In diretta alle 18,30 ci saranno la moglie di De Mauro, Silvana Ferreri, la sociologa Chiara Saraceno, il direttore della Rete Antonio Damasco e il presidente nazionale di Aics Bruno Molea, per dare l’avvio alle letture in tutta Italia della Divina commedia nei vari dialetti. In tutto 14 versioni: si va da quella in alto-lombardo, in lodigiano, barese, sino al ravennate, friulano, calabrese, siciliano, ligure e lingua provenzale. E verranno poi coinvolte alcune scuole a livello nazionale
Il 25 marzo, saranno mandati in onda i primi podcast con le letture della Divina commedia. Si proseguirà così ogni 25 del mese, durante tutto il 2021, fino a novembre quando inizierà il Festival della Cultura Popolare a Torino.