Il mercato di Settimo Torinese potrebbe tornare alla normalità. E' questo il risultato dell'incontro tra gli ambulanti e l'amministrazione della sindaca Elena Piastra avvenuto ieri mattina, giovedì 1 aprile.
Complice anche l'appello di Massimo Cirone, ambulante che da lunedì si è incatenato, i mercatali si sono ritrovati nella piazza del Comune per manifestare contro il divieto imposto dal Governo di montare i banchi non alimentari al mercato. La sindaca Elena Piastra e l'assessore al commercio Chiara Gaiola li hanno incontrati, come già era capitato lunedì scorso. A loro ha manifestato tutta la sua solidarietà.
"Ciò che chiedono gli ambulanti è giusto – ha detto l'assessore Gaiola -. Non si capisce perché loro non possano montare al mercato quando gli stessi prodotti possono essere venduti in un negozio. La norma, scritta così, suona come una discriminazione. L'emergenza sanitaria impone dei limiti ed è giusto che sia così, ma questi non devono colpire alcune categorie senza un'apparente logica".
Piastra: "Chiedono di lavorare per sostenere le famiglie"
"Queste persone chiedono di poter lavorare per sostenere le loro famiglie e credo sia giusto consentiglielo, naturalmente nel rispetto del distanziamento e delle precauzioni anti-covid – interviene Piastra –. Si rivolgono a noi perché siamo l'istituzione più vicina ed è comprensibile, ma il Comune non ha il potere di scavalcare il dpcm del Governo".
Nonostante questo l'amministrazione sta lavorando a una soluzione. "Sul fronte principale stiamo facendo pressione con Regione e Governo perché autorizzino i banchi non alimentari con le categorie merceologiche di prima necessità, esattamente come avevamo fatto lo scorso novembre", spiega la sindaca.
Inoltre, la Giunta ieri pomeriggio ha approvato un aggiornamento del regolamento comunale sul commercio e, nel rispetto del regolamento regionale, consentirà anche a Settimo ciò che già avviene in altri Comuni: la possibilità di realizzare aree su cui gli ambulanti possano montare in piccoli gruppi.
Ambulanti a piccoli gruppi per poter lavorare
"Non sono mercati, ma spazi destinati al commercio – spiega Gaiola – Non può certo essere la soluzione definitiva a tutti i problemi sollevati dagli ambulanti, ma senz'altro uno strumento legittimo di sostegno alla categoria, oltre che un servizio ulteriore ai cittadini, utile anche a ravvivare il commercio locale. Invieremo la delibera ai Comuni vicini chiedendo di fare lo stesso, in modo da dare un segnale e proporre una soluzione".