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Viabilità e trasporti | 22 aprile 2021, 07:17

Nuova linea 12, i residenti di Lucento e Madonna di Campagna: “Nuovo percorso per servizi più accessibili"

La risposta di Gtt: “L’ideale sarebbe non modificare il tracciato della linea 12, ma revisionare e potenziare le linee territoriali che coprono la parte più interna del quartiere”

autobus gtt - foto di repertorio

Nuova linea 12, i residenti chiedono una modifica del tracciato

Una nuova linea in grado di connettere i vari quartieri della Circoscrizione 5. E’ questo il sogno dei residenti dei quartieri Lucento e Madonna di Campagna, che hanno chiesto a Gtt e all’assessora alla Viabilità Maria Lapietra di ripensare alla configurazione del progetto della linea 12. Una linea che, secondo l’azienda che si occupa di trasporti a Torino, dovrebbe collegare l’Allianz Stadium al Mauriziano, passando per il centro città.

La variante, proposta dai residenti della Circoscrizione 5 e da diverse associazioni del territorio, prevede un tracciato alternativo che, a detta loro, “permetterebbe ai cittadini di accedere con più facilità ai servizi dei vari quartieri presenti: Lucento, Madonna di Campagna, Borgo Vittoria e Vallette”. La richiesta è quella di avere una linea che permetta di accedere ai servizi prendendo un solo mezzo pubblico, senza cambiare più volte tram o bus.

Il percorso proposto da associazioni e residenti, con capolinea nei pressi dello stadio della Juve, non prevede ad esempio il transito da strada Altessano ma una sovrapposizione con la linea VE1, con la linea 3 e con la 72, proprio per poter raggiungere meglio tutti i servizi dei quartieri. L’assessorato, ascoltando la loro idea, ha confrontato le celle telefoniche per poter dare una risposta concreta, confrontando il progetto di Gtt con quello dei cittadini, grazie a un’analisi costi e benefici.

Per Gtt, la soluzione migliore non è quella di modificare il tracciato della linea 12, ma di ragionare invece su una revisione e sul potenziamento delle linee territoriali nella parte più interna Circoscrizione stessa. Le due simulazioni, se confrontate, evidenziano una domanda inferiore del 4,3% nell’ora di punta in caso di variante, al netto di un veicolo in più utilizzato. L’analisi costi-benefici è invece pressoché uguale, con un 20% di tasso di rendimento in caso del progetto presentato al Ministero e 19% se presa in considerazione la variante.

La variante, in ultimo, non raggiungerebbe la quota del 35% di copertura (valore soglia) dei costi di esercizio, fermandosi solo al 28%.  L’ipotesi più percorribile, al momento, è che il progetto rimanga quello originale, con le istanze dei cittadini che possano trovare risposte grazie ad altre modifiche nella rete dei trasporti urbani.

Andrea Parisotto

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