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Viabilità e trasporti | 06 maggio 2021, 16:22

Sfm5, i dubbi del Comune sulla stazione Le Gru: “E’ un muro tra Torino e Grugliasco, troppo consumo di suolo”

Carretto attacca Rfi: “E’ una stazione a un km dalla precedente, senza senso: è stata pensata a servizio di un centro commerciale”

Sfm5, i dubbi del Comune sulla stazione Le Gru: “E’ un muro tra Torino e Grugliasco, troppo consumo di suolo”

La stazione Borgata Quaglia - Le Gru fa discutere Rfi, il Comune di Torino e quello di Grugliasco. Il progetto, infatti, prevede la realizzazione di una stazione ferroviaria all’interno della nuova Sfm5, la linea che collegherà il San Luigi di Orbassano alla stazione Stura. Tanti però i dubbi sollevati sia dagli assessori Maria Lapietra (Trasporti) e Antonino Iaria (Urbanistica), dai consiglieri di maggioranza e non solo, durante l’illustrazione del progetto da parte di Rfi.

La stazione Borgata Quaglia - Le Gru

Come spiegato dall’ingegner Alice Gerbaldo, la stazione verrebbe realizzata a due passi dal centro commerciale Le Gru. Verrebbe realizzata a meno 6 metri dal piano campagna, con marciapiedi in corrispondenza della trincea ferroviaria, parcheggi per disabili e kiss and ride, postazione taxi e fermata bus. Il fabbricato del ponte è previsto in posizione centrale, con una passerella pedonale per permettere lo scalco dei binari. Presente poi una pensilina in acciaio e collegamenti verticali, con scale fisse e ascensori. Il progetto vede poi il recupero del sottopasso Lesna, oggi poco utilizzato e poco decoroso.

I dubbi della Giunta

I maggiori dubbi riguardano il consumo di suolo: la stazione, infatti, verrebbe realizzata su terreni oggi destinati ad aree verdi. Un altro aspetto che poco convince il Comune di Torino è quello relativo alla collocazione della stazione stessa: invece che collegare la Borgata Lesna al Comune di Grugliasco, l’accusa è che l’opera possa diventare un “vero e proprio muro” tra le due realtà. “I cittadini di Borgata Lesna, allo stato attuale, raggiungerebbero con più facilità la futura stazione San Paolo piuttosto che quella delle Gru” spiega Iaria. “L’area adesso ha una destinazione urbanistica verde, il progetto della stazione prevede una strada di collegamento che la dividerebbe in due, precludendone l’utilizzo. Secondo noi sarebbe un limite” prosegue l’assessore all’Urbanistica. Scettica anche la collega Lapietra: “La mia preoccupazione è legata alla permeabilità pedonale e ciclopedonale. Non vorrei che invece di essere un luogo di intermodalità per due comuni, diventi un muro. I primi progetti fanno pensare a quello”. 

Consiglieri comunali scettici

Chi è totalmente contrario alla stazione, quantomeno per come è stata concepita allo stato attuale, è il consigliere Damiano Carretto (Movimento 4 Ottobre): “E’ una stazione che non ha senso di esistere per com’è stata progettata. E’ a un chilometro da quella precedente, vuol dire che il treno parte e si ferma”. “Stiamo facendo una stazione a servizio di un centro commerciale. Chi va  li a fare la spesa o gli acquisti in treno?” è il durissimo attacco del consigliere comunale. Tra i contrari anche Federico Mensio (M5s): “Si tratta di un’operazione che viene fatta quasi tutta sul Comune di Torino e in piccolissima parte su Grugliasco. L’intervento di questo genere spezza in due un’area agricola, tra le  migliori in Piemonte. Vuol dire rovinare questo patrimonio. Il sottopasso è quasi irraggiungibile e non serve a niente”.

Grugliasco, parla l’assessore alla Viabilità

Allibito dalla posizione assunta dal Comune di Torino, Raffaele Bianco, assessore alla Viabilità del Comune di Grugliasco: “Questa progettazione nasce nel 2014, sono passati 7 anni e ci sono stati lavori, riunioni, proroghe di convenzioni: abbiamo già accumulato ritardo e le perplessità vengono fuori solo ora?”. Già nel 2018 infatti, l’assessore aveva inviato una lettera all’allora assessore all’Urbanistica Montanari, invitandolo a interessarsi di un collegamento fondamentale tanto per i cittadini di Borgata Lesna quanto per gli abitanti di Grugliasco. 

“Trovo le posizioni dei consiglieri comunali e degli assessori del Comune di Torino surreali. 12 milioni di utenti all’anno, come sottolineato da Claudio Lubatti (Azione) sono tanti” prosegue Bianco. “Cambiare il progetto? E chi pensa ai residenti di Borgata Lesna che avrebbero la necessità di andare in 10 minuti all’ospedale San Luigi di Orbassano? Iaria si interessa oggi, ma alle riunioni bisogna andarci: a fine dicembre, nel 2019, c’ero solo io e il sindaco di Orbassano”. 

DI fatto però, la realizzazione dell’opera può considerarsi a rischio? Se il Comune di Torino non dovesse approvare la variante urbanistica apposita, i permessi di costruzione non verrebbero concessi. Ecco perché, mai come in questo momento, attorno alla stazione Borgata Quaglia - Le Gru aleggia un clima di incertezza totale.

Andrea Parisotto

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