Un gruppo di 8 ragazzi immigrati, alcuni dei quali residenti nel Centro di accoglienza di Cavoretto, recentemente riaperto, dopo varie vicissitudini, e gestito dalla cooperativa Le Soleil, ha festeggiato, con un concerto gospel, la riapertura del calendario delle iniziative di Cavoretto Cultura.
Centinaia di residenti nella zona e provenienti da Torino hanno riempito la piazzetta centrale per ascoltare canti gospel, pezzi della tradizione blues e reggae come il finale 'No Woman No Cry' di Bob Marley, a 40 anni dalla morte.
"Un'affluenza importante - spiega all'Ansa Grazia Raffaelli, responsabile di Cavoretto Cultura - che celebra il desiderio dei cittadini di ritornare a godere di musica e cultura in spazi condivisi, ma che soprattutto suggella l'abbraccio di questo quartiere collinare con questi ragazzi, dopo tanti anni non facili. Oggi qui si vede che le differenze e le diffidenze si possono superare se si vuole e si cammina insieme".
Un cammino, iniziato nel 2016 quando venne aperto a Cavoretto, con disappunto di buona parte dei residenti, il Centro di Accoglienza. Dopo mesi di profondo contrasto tra cittadini e immigrati, che per timore stavano rinchiusi, sono nate, proprio da parte degli stessi residenti, diverse iniziative di solidarietà nei loro confronti. Nel frattempo il Centro è stato chiuso e poi riaperto. "Ad oggi - dice Raffaelli - non ci sono praticamente più attriti, e molti di loro lavorano con e per i cavorettesi. Non è stato facile, ma grazie a molti, tra cui anche amministratori, psicologi, medici e volontari, ce l'abbiamo fatta".