Un anno fortunato, di cui Torino ha un estremo bisogno. E' caduto verso Porta Nuova il tradizionale Farò: per la città, quindi, si prospetta un anno fortunato, di ricchezza e prosperità. Questo, almeno, è quanto vorrebbe la tradizione.
Dopo aver sfidato il maltempo e un cambio di location (inizialmente si voleva organizzare il Farò in piazza Palazzo di Città) anche quest'anno la tradizione si è compiuta. Una cerimonia non scontata, la prima dopo il Covid. L'anno scorso, infatti non si era potuto celebrare la tradizione a causa della pandemia.
365 giorni dopo si è scelto di organizzare comunque lo spettacolo, pur non rendendolo visibile a tutti i cittadini che per ragioni di sicurezza e in osservanza delle misure anti Covid, non hanno potuto assistere all’evento direttamente in piazza Castello. Gli accessi alla parte pedonalizzata della piazza sono infatti chiusi a partire dalle ore 20.30, con i torinesi costretti a vedere lo spettacolo via social sulle pagine della città.
"Non abbiamo organizzato la cerimonia con il pubblico, ma in streaming. Volevamo ripristinarla perché è una bellissima tradizione. Il Farò è caduto dalla parte giusta: prosperità e auguri ai torinesi per questo San Giovanni" è il commento di Chiara Appendino.
La prima cittadina ha poi rilasciato una riflessione su questi momenti di festa vissuti con la fascia tricolore al collo: "E' stata un'emozione unica vivere questi momenti da sindaca, è stato un onore, ma non mi mancheranno questi momenti perché continuerò a viverli da cittadina come ho sempre fatto".
"Il mio augurio a tutti i torinesi? Di ripartire. Che possiamo tornare alla normalità e riacquistare gli spazi di normalità. La città deve ripartire: lavoro, lavoro e lavoro. Sono convinta che la fase più buia sia passata, è stata una prova dura per tutti ma guardiamo al futuro con ottimismo e fiducia."