Tra meno di una settimana il nuovo Toro targato Juric (ma con la quasi totalità della rosa che era sotto la guida di Giampaolo prima e di Nicola poi) comincerà a lavorare in vista della stagione del riscatto, dopo due stagioni da incubo.
Ma se sul mercato si attendono novità autentiche, oltre all'ingaggio del portiere Berisha, il terremoto è arrivato in società. Nel giro di poche ore la società ha dato il benservito prima al Direttore Generale Antonio Comi (che era in società da una vita, addirittura dai tempi del vecchio Toro di Cimminelli) e poi al responsabile del Settore Giovanile Massimo Bava, incarico al quale era tornato dopo una stagione come direttore sportivo.
Per due dirigenti che escono di scena (mentre il responsabile dell'area tecnica Davide Vagnati ha ripreso quota) c'è anche un nuovo ingresso in società. Si tratta di Paolo Bellino, manager di Rcs, fedelissimo di Urbano Cairo, che entra nel Consiglio di Amministrazione, con delega allo sviluppo degli impianti sportivi.
C'è da risolvere la questione Robaldo, da definire il progetto per completare il secondo e il terzo lotto del Filadelfia e così il presidente ha deciso di affidare la 'patata bollente' a un uomo di cui si fida e con il quale lavora da tempo. Mentre da oggi non esiste più Torino Channel, il canale tematico della società, inaugurato all'inizio del 2017, sacrificato sull'altare dei diritti tv, dopo il passaggio della serie A da Sky a Dazn.
Il tutto mentre sullo sfondo la vicenda Blackstone, che chiede a Cairo oltre 500 milioni di euro (per la vicenda della mancata vendita dell'immobile Rcs di via Solferino), è una spada di Damocle anche sul futuro del Toro, oltre che sulle attività dell'editore-pubblicitario alessandrino.