"Abbiamo fortemente creduto nel progetto dell'Intelligenza Artificiale: è un pilastro delle politiche di innovazione. Si sta lavorando ad una riformulazione e speriamo che possa avere il buon esito che tutti auspichiamo per la nostra città". È questo l'auspicio della sindaca Chiara Appendino, a margine dell'inaugurazione della Casa delle Tecnologie Emergenti, a poche ore dal voto in Commissione Bilancio alla Camera dell'emendamento al Decreto Sostegni con cui i parlamentari piemontesi chiedono nuovamente l'assegnazione dell'I3A a Torino, con il conseguente stanziamento di risorse.
Pironti: "Progetto parta su fondi non del Pnnr"
E come chiarito sempre questa mattina dall'assessore comunale all'Innovazione Marco Pironti, la cosa fondamentale è che questo progetto "parta come previsto su fondi non del Pnnr, per avviarlo così in tempi rapidi".
Don Peyron: "Asset decisivo per Torino e Italia"
E ieri, alla vigilia della discussione in Parlamento, era intervenuto anche il primo promotore della candidatura di Torino per l'I3A, Don Luca Peyron. "L'intelligenza artificiale - aveva detto - è un asset decisivo non solo per la Città, ma per l'intero Paese e per l'Europa. Avere un centro unitario posiziona l'Italia culturalmente al centro dell'Europa e permette al nostro Paese di contribuire allo sforzo tutto europeo di una via alternativa basata sui valori che tutti condividiamo".
Associazione Italiana per l'Intelligenza Artificiale: "Unico istituto approccio vincente per ricerca base e applicata"
Parole che arrivavano dopo la presa di posizione dell'Associazione Italiana per l'Intelligenza Artificiale, che aveva sottolineato come la creazione di "un istituto incentrato sulle competenze tecniche, che sia capace di fare da direttore d'orchestra delle eccellenze distribuite sul territorio, e la creazione di un ecosistema fertile, in cui dei chiari interlocutori possano confrontarsi con il mondo delle imprese andando a fare sistema e sostenendosi o rafforzandosi vicendevolmente, sono alla base dell'approccio vincente sia per la ricerca di base che per la ricerca applicata". "Distribuire le competenze - avevano aggiunto - in molteplici istituti di natura diversa o specializzare i nodi su argomenti verticali porterebbero a frammentare e replicare le competenze, così da ridurre l'impatto di tali iniziative sul sistema Paese".
AIxIA aveva poi accolto "con grande speranza le iniziative parlamentari in discussione e auspica "che possano concretizzarsi nel più breve tempo possibile" e che "queste iniziative diventino strutturali negli anni a venire", conclude il suo presidente.