Il Festival delle Migrazioni torna a Torino per la sua terza edizione, dal 21 al 26 settembre. Il programma verrà annunciato nelle prossime settimane.
Durante le giornate della manifestazione saranno presentate le opere vincitrici di Sguardi, call lanciata lo scorso febbraio e rivolta ai giovani under 35 per raccontare il fenomeno migratorio sul territorio cittadino e del Piemonte. Oltre 60 i progetti pervenuti, che hanno restituito visioni e racconti anche poco esplorati della città migrante, attraverso forme artistiche diverse.
I vincitori: Siamo qui da vent’anni di Sandro Bozzolo – documentario; L’isolato. Un triangolo da inquadrare - documentario di Andrea Ceraso, Andrea Fantino e Giulia Marro; Urbi et Ghorba - documentario di Piergiorgio Solombrino; I SalvaCibo del gruppo Sicurezza e Lavoro - video e foto; Torino casa del mondo Sottosopra Torino e Dormozero – serigrafia; Volver di Emmanuel Caro e Rachele Grassi – di arti circensi; InMenteItaca di Ayoub Moussaid insieme a un gruppo di giovani afrodiscendenti – teatro. Menzione speciale per Dialoghi all’Aurora di Elena Traina – storytelling.
Nato dall’esperienza di La foresta che cresce (progetto Migrarti / Mibact), il festival è ideato e organizzato da Acti Teatri Indipendenti, AlmaTeatro e Tedacà. Ancora una volta vuole essere un invito collettivo a incontrarsi per riflettere sulle resistenze culturali, sulla convivenza, sul concetto di comunità e accoglienza.
Uno spazio di confronto e dialogo sui molteplici aspetti del fenomeno migratorio, dove raccontare le storie dei suoi protagonisti è un modo per rendere il fenomeno meno astratto e più concreto, eliminando facili semplificazioni e strumentalizzazioni.