Dopo settimane di palla rilanciata nell'altro campo, la pace tra Stefano Lo Russo e Giacomo Portas si è celebrata questa mattina in via Valperga Caluso 16. La sede dei Moderati ha fatto infatti da cornice all'accordo scritto con cui il candidato sindaco del centrosinistra dice ufficialmente no ad alleanze con il M5S.
Il ruolo dell'anfitrione è spettato ovviamente a Portas, che dopo aver saluto il capogruppo dem con un "Buongiorno sindaco", ha aggiunto: "Siamo qua per firmare la dichiarazione dell'amore: devo presentare a tutti il nostro candidato sindaco Lo Russo".
Si scrive così ufficialmente la parola fine alla vera querelle nel centrosinistra, cioè il numero di Presidenti di Circoscrizioni in quota a ciascun partito. Dove appunto i Moderati hanno fatto le bizze per ottenerne due come nella consiliatura in chiusura.
"Sono molto contento di essere qui: i Moderati si sono dimostrati da tanti anni un alleato del centrosinistra progressista - commenta Lo Russo -. C'è un rapporto di stima personale: sono contento che, dopo una discussione avvenuta in queste settimane, si sia ribadita l'attenzione ai commercianti, alle aree economiche che da tanti anni fanno riferimento a questa forza politica e credo di essere arrivato a un buon punto di concertazione".
E per quanto riguarda l'accordo in sé, Lo Russo ribadisce "Non è in discussione il perimetro della coalizione politica che è stato definito da tempo ed è quello che si presenterà nelle Circoscrizioni. Nel perimetro non c'è il Movimento Cinque Stelle: in passato io per primo sono stato molto critico con loro. E gli schemi di alleanza nazionali non si rispecchiano uguali a livello locale".
Questo però non vuol dire non parlare a un certo tipo di elettorato. "Riteniamo che la coalizione del centrosinistra possa rappresentare al meglio anche alcune istanze degli elettori dei Cinque Stelle: dall'ambiente ai diritti, fino alla mobilità sostenibile - dice ancora il candidato sindaco -. Questo impegno lo sottoscrivo molto volentieri e credo che sia importante".
A suggellare l'accordo, infine, l'auspicio di Portas, che nella sfida delle urne vede una soluzione senza ballottaggio: "Il centrosinistra non deve rinunciare a vincere al primo turno".