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Eventi | 27 settembre 2021, 16:52

17 spettacoli, 11 incontri, 3 mostre, oltre 100 ospiti: tutti i numeri del Festival delle Migrazioni

La terza edizione della kermesse si è conclusa ieri, domenica 26 settembre, nelle sedi di San Pietro in Vincoli, Scuola Holden, Ufficio Pastorale Migranti e Polo del ‘900

17 spettacoli, 11 incontri, 3 mostre, oltre 100 ospiti: tutti i numeri del Festival delle Migrazioni

17 spettacoli, concerti e proiezioni, 11 incontri e dibattiti, 3 mostre, oltre 100 ospiti e 500 persone che hanno partecipato sabato sera alla Cena delle Cittadinanze, 60 persone coinvolte tra staff e volontari: questi sono i numeri che raccontano la terza edizione del Festival delle Migrazioni, che si è tenuta a Torino dal 21 al 26 settembre 2021 nelle sedi di San Pietro in Vincoli, Scuola Holden, Ufficio Pastorale Migranti e Polo del ‘900.

Partendo dall’attualità, nel corso della sei giorni sono stati indagati numerosi temi legati alla migrazione: dal clima agli sbarchi, dal lavoro al cibo, senza mai perdere di vista come il fenomeno migratorio, contrariamente alla narrazione più comune, sia un fenomeno non recente, ma che è sempre esistito. Le voci di coloro che hanno vissuto in prima persona l’esperienza della migrazione sono state al centro di talk come “Per un lavoro accogliente”, “Donne che cucinano la vita”, “Culture, Music, Integration” (con la rapper afrodiscendente Awa) e “Braccianti a Saluzzo”. Ma anche di spettacoli teatrali, portando la loro testimonianza in scena, come nel caso dell’attore Shi Yang Shi nell’autobiografico Arle-Chino, traduttore-traditore di due padroni  o dell’attrice e danzatrice Bintou Ouattara in Kanu, una narrazione con musica dal vivo. Il concerto di chiusura dell’intera manifestazione è stato affidato alla soprano Fé Avouglan, un percorso di migrazione attraverso lirica, canzoni tradizioni, jazz e pop.

Commentano gli ideatori del Festival delle Migrazioni, organizzato dalle compagnie A.C.T.I. Teatri Indipendenti, AlmaTeatro Tedacà: “È stata un’edizione caratterizzata da grande partecipazione, dal desiderio di rincontrarsi e tornare a riflettere su temi, problematiche, prospettive e possibilità che l’emergenza pandemica ha acuito. Genere, flussi, rotte, lavoro, cambiamento climatico, giovani, opportunità le linee di riflessione che sono state percorse. Ancora una volta il festival ha dimostrato quanto siano essenziali spazi reali di riflessione sul tema migrazioni, quanto siano necessarie diverse narrazioni che vadano al cuore dei problemi e delle possibilità scevro da strumentalizzazioni e approcci ideologici. Il bellissimo colpo d’occhio della cena delle cittadinanze ci dimostra che un punto di incontro è possibile. E di quel colpo d’occhio dopo questi due anni faticosi come forse non mai, ne avevamo proprio bisogno”.

L’appuntamento con la IV edizione è previsto per settembre 2022.

comunicato stampa

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