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Economia e lavoro | 30 ottobre 2021, 13:50

Atp Finals: i commercianti tra rinnovate speranze e il rischio 'occasione sprecata'

Numerosi cartelloni celebrano l’evento per le vie del centro, anche se i cittadini sembrano sentirsi un po’ esclusi. Intanto i negozi si attrezzano e auspicano a un cambio di rotta

turismo torino per le Atp Finals

Atp Finals: i commercianti tra rinnovate speranze e il rischio 'occasione sprecata'

Il countdown sta per volgere al termine. Poco più di due settimane separano Torino dall’appuntamento con le ATP Finals 2021 di tennis, sul cemento del Pala Alpitour. Sicuro della partecipazione Matteo Berrettini, si spera ancora che a fargli compagnia ci sarà l'altro azzurro Jannik Sinner, il giovane dal futuro assicurato.

Torino capitale mondiale del tennis

Torino si ritrova a essere capitale mondiale del tennis, così come nel 2006 fu per gli sport invernali, con la straordinaria vetrina che rappresentarono le Olimpiadi invernali. Una bella occasione per ricollocare la città sulla mappa delle mete turistiche più gettonate del paese. L'attesa, però, non è ancora febbrile: i manifesti cominciano ad essere presente nelle piazze e nei luoghi di maggior passaggio, ma al momento nulla a che vedere con la trepidazione di quelle settimane a cinque cerchi di 15 anni fa.

"Una bella boccata d'ossigeno"

Gli appassionati però non mancano e per i commercianti del centro è in arrivo una bella boccata d’ossigeno. “Da qualche anno mi sono appassionato al tennis” confida un ragazzo dietro al bancone di una focacceria “e sarei molto contento se Sinner riuscisse a presentarsi a Torino. Comunque ci aspettiamo un flusso consistente di gente”. Ci spera anche il proprietario di un negozio di streetwear dal buon fiuto per gli affari e anch’esso innamorato delle racchette: “Ci aspettiamo molta gente e per l’occasione abbiamo creato delle t-shirts irriverenti, per dare lustro all’evento con un pizzico di ironia”.

Non potevano certo stare a guardare i negozi di gadget e souvenir, desiderosi più che mai di rivedere “forestieri” per le vie del centro: “Abbiamo fatto diversi ordini, ma devo dire la verità, non siamo molto ottimisti sull’afflusso di turisti” confessa una commessa di un negozio sotto i portici di Piazza Castello. “Però penso sia l’anno di Torino e spero si presenti tanta gente, come avvenuto al Giro d’Italia”. Più critica un’altra commerciante di souvenir a pochi passi più in là: “Noi ci stiamo preparando, invece, cosa prepara l’assessorato al turismo per la gente che verrà? Bisogna fare qualcosa per il centro. È una vergogna! La città è sporca e se si vuole dare un’immagine positiva di Torino, come lo è stato con le Olimpiadi, si deve lavorare per una svolta”.

"Organizzare eventi collaterali perché non sia un'occasione sprecata"

Poi offre un suggerimento: “Organizzerei un evento collaterale alla competizione sportiva, che faccia emergere l’anima della città. Non viene approfondito il valore storico e politico che ha avuto Torino. Alcuni turisti, non sanno neanche che siamo stati la prima capitale d’Italia! Il rischio, dunque, è quello di un’altra occasione sprecata”.

Per la commessa di uno store di una squadra di calcio, è proprio questo il carattere tipico sabaudo: “Torino parla da sé. In occasione di questo evento credo che sarà molto accogliente. Non è però una città che ha bisogno di presentazioni. Poi certo, sarebbe meglio apparecchiarla e nascondere quello che non funziona e certe aree di degrado”. Per il proprietario di un bar frequentato assiduamente da universitari in via Po, le Atp Finals non sposteranno più di tanto in termini di riqualificazione  della città: “Un cambiamento dopo questo evento è utopia, però sarà la dimostrazione che se si propongono eventi, la gente viene attirata”.

"Occasione di ripartenza, dopo le chiusure dovute alla pandemia"

Per alcuni commercianti è comunque un’occasione per mettersi in mostra: “Sono sicura che lavoreremo tanto. Ci sarà molta più gente e spero tanti stranieri. Pensavamo infatti di fare qualche evento per farci conoscere” dice la proprietaria di una gelateria. “Un’occasione d’oro per la città dopo il dramma della pandemia, e anche per riqualificarsi. Molti milanesi mi hanno confidato di aver trovato la città un po’ lasciata andare, nonostante ci siano comunque proposte interessanti”.

Per molti il paragone con le Olimpiadi è azzardato, ma la voglia di riportare Torino al centro dell'interesse mondiale è forte. Come la speranza di ottenere grazie alle Atp Finals un importante ritorno economico e di immagine.

Matteo Curreri

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