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Eventi | 04 novembre 2021, 15:00

Con “Giovinezza obbligatoria” vanno in scena gli stereotipi e le ansie della vecchiaia

Lo spettacolo, co-prodotto da Tedacà e altre compagnie, fa parte dalla stagione “Over the rainbow” di Fertili Terreni Teatro e andrà in scena dal 4 al 7 novembre a Bellarte in via Bellardi 116 a Torino

Con “Giovinezza obbligatoria” vanno in scena gli stereotipi e le ansie della vecchiaia

“Cos'è la vecchiaia?”: parte da questa domanda esistenziale il percorso che ha portato alla nascita di “Giovinezza obbligatoria”, il nuovo spettacolo teatrale co-prodotto da Tedacà con le compagnie Teatro delle Temperie di Bologna e Arti e Spettacolo dell'Aquila. La prima regionale andrà in scena da giovedì 4 a domenica 7 novembre al teatro Bellarte di via Bellardi 116 a Torino ed è inserita nella stagione “Over the rainbow” di Fertili Terreni Teatro.

La vecchiaia come malattia senza possibilità di cura

In “Giovinezza obbligatoria” viene rappresentato un mondo immaginario dove ogni generazione è inchiodata all'interno di regole rigide e chiuse controllate dagli 'Agenti anti-età', dove le relazioni intergenerazionali sono proibite e dove la vecchiaia è una malattia definitiva e senza possibilità di cura: “Abbiamo cercato - spiega Andrea Lupo, autore della drammaturgia e attore – di fare un'indagine per capire se la vecchiaia dipenda da una questione anagrafica, biologica, sociale, psicologica, fisica o mentale. Tutto questo in un mondo dove è sempre più nascosta e rifiutata, in cui si ha il terrore di venire certificati come vecchi anche in base ad algoritmi commerciali e pubblicitari”.

Lo spettacolo, pur concentrandosi sulla messa in scena di una fase del ciclo vitale ben precisa, si rivolge a tutti: “La malattia - aggiunge il regista Simone Schinocca – è una peste da evitare a tutti i costi ma anche occasioni in cui si ha la possibilità di riflettere davvero su chi siamo e quello che desideriamo. Questo lavoro, iniziato prima della pandemia, ci trasporta in modo quasi profetico in una dimensione ironica e a tratti grottesca che parla alle nostre fragilità e alle nostre ossessioni ma anche alle nostre aspirazioni”.

La “cena d'artista”

Nella giornata di sabato 6 novembre è prevista anche un'iniziativa speciale: al termine della replica, infatti, per il pubblico sarà possibile partecipare a una “cena d'artista” con il cast. Per prenotare è possibile inviare una e-mail all'indirizzo biglietteria@fertiliterreniteatro.com oppure chiamare il numero 3313910441.

Marco Berton

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