Abbattere i muri tra un incubatore e l'altro, in Piemonte. Un territorio ricco di risorse e ambienti (un habitat confermato anche dalla recente ricerca del Club degli investitori), ma che dialoga ancora poco. O comunque non abbastanza.
Se non è una rivoluzione, poco ci manca. Di certo, è una prospettiva dirompente e a lanciarla è Guido Saracco, rettore del Politecnico di Torino, raramente banale nelle sue uscite pubbliche. La cornice è quella della premiazione della Star Cup 2021, la competizione che ogni anno sceglie la migliore idea di impresa, a livello regionale.
"Non ha senso avere tre incubatori diversi, se tra di loro non si può creare un'alleanza. Una coopetition per mettersi insieme e creare un ambiente comune. E temo che anche il Covid farà sentire i propri effetti sulla creatività soffocata in questi mesi. È stato un cigno nero, un evento dal quale bisogna ripartire", dice Saracco.
LE BUONE IDEE NASCONO COME RISPOSTA A NECESSITÀ
"Siamo la casa delle tecnologie, che nascono dalla necessità di dare risposte ai bisogni delle persone, dare nuovi servizi e avere un impatto - dice Guido Saracco, rettore del Politecnico di Torino -. Siamo a un punto di svolta, in questa società, dove la creatività può trovare sempre più spazi per esprimersi. Ma non dobbiamo più sfornare ingegneri squadrati come una volta. Ma l'estrema specializzazione porta lontani dal perimetro della società, ecco perché nel percorso formativo vogliamo aggiungere ulteriori competenze".
LE BUONE IDEE NASCONO DAL CONFRONTO
"Nessuna delle start up nasce per scienza infusa, ma dall'incontro di competenze diverse. E anche nel mondo delle aziende le idee nascono dal confronto tra le persone. Crescono gli open space e anche le scuole non hanno più solo banchi rivolti verso la cattedra, ma invitano al confronto".
L'OK DA UNITO E PIEMONTE ORIENTALE
"C'è voglia di esplosione delle idee in tutti i campi - sottolinea Fiorella Altruda, a capo di 2i3T, incubatore di UniTo -. Siamo allineati sulla possibilità di lavorare insieme, tra atenei e con le imprese. In futuro speriamo di poter dare ancora più slancio a queste idee".
"Spero che l'invito del rettore Saracco sia accolto anche dalla mia università - concorda Roberto Barbato, dell'incubatore del Piemonte Orientale Enne3 -. Siamo sempre stati un po' isolati, ma questa pandemia ci ha fatto sentire ancora più lontani. C'è una grande fame di innovazione a livello industriale, ma anche di rapporto con l'accademia".