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Eventi | 07 novembre 2021, 15:35

La memoria dei defunti prosegue al teatro Carignano, al debutto "Pupo di zucchero" di Emma Dante

Una favola barocca di struggente vitalità liberamente tratta da "Lo cunto de li cunti" di Basile. Dal 9 al 13 novembre

La memoria dei defunti prosegue al teatro Carignano, al debutto "Pupo di zucchero" di Emma Dante

Una favola barocca di solitudine e vecchiaia per celebrare la memoria dei defunti e la pienezza della vita attraverso l’ombra delle loro esistenze passate. Al Teatro Stabile di Torino approda Pupo di zucchero (La festa dei morti), l'ultima creazione dell'affermata autrice e regista siciliana Emma Dante, in scena da martedì 9 novembre, alle 19.30, al Teatro Carignano.

Liberamente tratto da Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile, lo spettacolo racconta la storia di un vecchio alle prese con i propri ricordi, intento a preparare un tradizionale pupo di zucchero per la ricorrenza dei morti. La suggestione del dolcetto antropomorfo, simbolo di un'antica credenza radicata nel Sud Italia, ha il potere di evocare i fantasmi della sua famiglia. I cari richiamati dall'aldilà come visioni della vita che fu invadono il silenzio della sua casa buia e vuota. Un turbinio vivace e inebriante di gesti, musiche e voci che si spegnerà al riapparire di tutti i personaggi nelle loro vere sembianze: quelle orrende della morte, convitata muta ma ineluttabile, cui Cesare Inzerillo ha dato corpo con le sue dieci sculture simili alle mummie dei Cappuccini esposte nelle catacombe di Palermo.

Accanto a Carmine Maringola, abile cantastorie che maneggia con cura una lingua vivida come il napoletano ereditato dal Pentamerone secentesco di Basile, recitano Nancy TrabonaMaria Sgro e Federica Greco nel ruolo delle tre spigliate sorelle, Sandro Maria Campagna in quello dello spasimante spagnolo con movenze da matador, mentre Stephanie Taillandier è la madre marsigliese, Giuseppe Lino il padre disperso in mare, Tiebeu Marc-Henry Brissy Ghadout il tuttofare Pasqualino, e Martina Caracappa e Valter Sarzi Sartori gli zii che danno corpo a una danza passionale e violenta.

Racconta Emma Dante: "In Pupo di zucchero la morte non è un tabù, non è scandalosa, ciò che il vecchio vede e ci mostra è una parte inscindibile della sua vita. Ciò non p11uò che intenerirci. La stanza arredata dai ricordi diventa una sala da ballo dove i morti, ritrovando le loro abitudini, festeggiano la vita".

INFO: Teatro Carignano, piazza Carignano, dal 9 al 13 novembre: martedì, giovedì e sabato, ore 19.30; mercoledì e venerdì, ore 20.45. Sito web: www.teatrostabiletorino.it

Daniele Angi

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