“Orientare ragazze e ragazzi sotto ai 29 anni nella ricerca della casa segnalando i servizi attivi in città a seconda del proprio profilo”: è questo l'obiettivo principale dello Sportello Casa, attivo nel quartiere Aurora grazie a un'idea dell'Associazione Arteria, molto attiva sul territorio con iniziative legate all'aggregazione giovanile interculturale. Il progetto, finanziato attraverso il bando Space della Compagnia di San Paolo, è nato lo scorso luglio, è fisicamente inserito all'interno di Casa Arcobaleno in via Lanino 3/a ed è aperto tutti i giovedì dalle 17 alle 19.
Supporto, assistenza e orientamento nella ricerca della casa
A illustrare, nel dettaglio, le caratteristiche principali dello Sportello Casa è il presidente di Arteria Ivano Casalegno: “Non ci occupiamo – spiega – di ricerca attiva della casa ma consigliamo chi si rivolge a noi sui potenziali rischi e sui potenziali errori da evitare, trasmettendo consapevolezza su cosa significhi nel concreto mantenere un alloggio soprattutto dal punto di vista economico: non sempre, infatti, nel canone mensile sono comprese le spese e per questo i reali costi abitativi vengono sottovalutati. L'accesso avviene in modo diretto oppure mediato da colleghi di altre progettualità sociali, il nostro approccio è legato all'analisi del bisogno e all'orientamento verso i servizi affidabili del territorio o il mercato privato”.
I dati raccolti
Al termine di questa prima fase di attività, è già possibile tracciare un primo bilancio sugli accessi al servizio, avvenuti sia in presenza che attraverso messaggistica: “In totale - prosegue – abbiamo assistito 35 persone, non tutte nel target principale under 29, tra cui 4 nuclei familiari. Non esiste, al momento, una netta prevalenza di genere, mentre per quanto riguarda la nazionalità la situazione è stata molto eterogenea con circa il 20% di italiani e molti stranieri provenienti dal Maghreb, dall'Africa subsahariana, dal Pakistan, dal Bangladesh e alcuni dall'Europa dell'est; non sono mancati nemmeno gli studenti e i ragazzi di seconda generazione”.
L'emergenza abitativa, nonostante tutto, resta una tematica molto diffusa e di attualità: “Le carenze strutturali nelle possibilità di accesso alla casa - aggiunge ancora Casalegno – sono evidenti, soprattutto per quanto riguarda le famiglie e i giovani con contratti di lavoro precari a prescindere dalla nazionalità. Ad aggravare ulteriormente la situazione ci hanno pensato, negli ultimi anni, moltissimi gruppi Facebook dove pseudo agenzie immobiliari chiedono i soldi in anticipo promettendo soluzioni facili e spesso non realizzabili. Con il rientro degli studenti in città dopo il periodo peggiore della pandemia, inoltre, abbiamo notato un notevole aumento dei prezzi anche in Aurora”.
La situazione giovanile e femminile
Questa situazione colpisce, in modo più intenso, le fasce giovanili soprattutto se si tratta di donne: “Con il sempre più frequente ricorso ai tirocini e ai lavori precari e malpagati – conclude - chi è giovane spende anche più della metà del proprio reddito per affittare una stanza, trovando difficoltà non solo nell'individuarla ma anche nel mantenerla; la situazione è ancora peggiore se si porta un cognome straniero, per non parlare delle donne sole con bambini a carico, in assoluto la categoria più difficile da indirizzare”. Per affrontare la problematica e cercare di trovare soluzioni condivise, a dicembre verrà organizzato un seminario di confronto tra progetti che puntano all'autonomia giovanile, con l'intento di parlare anche di lavoro.