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Economia e lavoro | 16 dicembre 2021, 16:38

M​arsiaj: “Occorre dialogare col Governo per il futuro dell’industria. Lo sciopero generale una mancanza di responsabilità"

Il Presidente dell’Unione Industriale di Torino duro con Cgil e Uil: "Le manifestazioni di protesta hanno come unico risultato di radicalizzare inutilmente posizioni ideologiche"

M​arsiaj: “Occorre dialogare col Governo per il futuro dell’industria. Lo sciopero generale una mancanza di responsabilità"

In un momento così delicato per il nostro Paese, sia dal punto di vista sanitario, sia da quello economico, la decisione di Cgil e Uil di indire uno sciopero generale rappresenta una mancanza di responsabilità. Le imprese e i lavoratori oggi hanno bisogno di dialogare tra loro e con il Governo, alla ricerca di nuove prospettive di crescita", ha dichiarato Giorgio M​arsiaj, Presidente dell’Unione Industriale di Torino.

"Le manifestazioni di protesta hanno come unico risultato di radicalizzare inutilmente posizioni ideologiche. Non è di queste fratture francamente incomprensibili che abbiamo bisogno, ma di progetti concreti, il più possibile condivisi, che ci permettano di cogliere tempestivamente l’immensa opportunità rappresentata dal Pnrr. A parte la pandemia, oggi tra tutti i drammatici problemi comuni a imprese e lavoratori, di cui ragionare responsabilmente con il Governo, il più grave e urgente è quello del settore automobilistico. Agli attuali rincari delle materie prime e alla carenza di microchip si aggiunge l’eccessiva accelerazione verso l’elettrificazione che metterà in pericolo nel prossimo futuro migliaia di posti di lavoro, perché rischia di distruggere la nostra industria automotoristica. Ricordo che da sola essa rappresenta circa il 7% del Pil nazionale. Il suo affossamento avrebbe ripercussioni devastanti su tutta l’economia italiana".

" Occorre tenere presente, inoltre, che Stellantis presenterà il 1° marzo 2022 il suo piano strategico e lo stop alla produzione di veicoli termici nel 2035, così come definito dal pacchetto europeo Fit for 55, non è certo un elemento di attrazione per nuovi stabilimenti e di continuità per quelli esistenti nel nostro territorio, ma anche in tutti gli altri Paesi europei - ha concluso M​arsiaj - La priorità non sono le inutili contrapposizioni, ma un dialogo aperto e costruttivo con il nostro Governo allo scopo di dotare finalmente l’Italia di una politica industriale, di cui l’auto deve necessariamente costituire uno dei pilastri”.

comunicato stampa

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