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Attualità | 26 gennaio 2022, 07:02

Al gelo per ore in attesa di un numero fuori dall'Anagrafe Centrale: "Situazione fuori dal normale"

In attesa dell'estensione degli orari e dei giorni d'apertura e della task force di personale annunciati dall'assessore Tresso, la situazione fuori dagli uffici di via della Consolata resta complicata

persone in coda fuori dall'anagrafe

Ancora lunghe code e disagi fuori dalle anagrafi di Torino

In attesa dell'annunciata estensione degli orari e dei giorni d'apertura e della task force di personale annunciata dall'assessore Francesco Tresso, la situazione fuori dall'Anagrafe Centrale di Torino resta complicata, complici i tempi d'attesa delle prenotazioni che sfiorano i 6 mesi: erano tanti anche questa mattina, infatti, i cittadini che fin dalle prime ore della giornata si sono messi in fila nel gelo invernale per “sperare” di essere ricevuti dagli uffici con l'obiettivo di rinnovare la carta di identità o espletare altre pratiche.

"Al telefono non risponde nessuno"

Intorno alle 11, le persone in coda erano ancora molte: “Sono venuta a chiedere informazioni - racconta Silvia, appena arrivata – perché al telefono non riesco a parlare con nessuno: ho prenotato un mese fa il rinnovo della carta di identità alle mie due gemelle e ho avuto un appuntamento a giugno e l'altro a luglio; vorrei almeno sapere se riesco a portarle insieme”.

"Tre ore di attesa e non sono neanche sicuro di passare"

Domenico è andata addirittura peggio: “Sono qui da più di 3 ore - spiega – e i numeri disponibili sono soltanto 30, non mi resta che aspettare sperando che i casi urgenti non siano troppi. Personalmente ho la carta di identità scaduta dal 22 gennaio: se non riesco ad ottenerla al più presto non posso rinnovare né la patente né la tessera sanitaria e di conseguenza non posso nemmeno fare il vaccino o un tampone. Lavorando nella ristorazione ho bisogno dei documenti al più presto, sarebbe stato opportuno fare una proroga; staccando all'1 di notte, inoltre, non riesco ad essere qui alle 5 di mattina come fanno in tanti”.

Un altro dei problemi è rappresentato dalle lunghe attese al freddo, specialmente per le persone più anziane: “Avessi saputo di aspettare così tanto - commenta ironicamente una signora, in coda con il nipote dalle 8.30 - mi sarei portata una coperta, continuando così mi ammalerò o morirò di freddo. Anche noi abbiamo l'appuntamento prenotato a luglio con la carta di identità già scaduta, hanno preso il nostro nome ma tra i 30 numeri disponibili e le urgenze non ci hanno ancora fatto sapere nulla: queste cose sono inaccettabili, fuori dal normale”.

Marco Berton

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