Solista di fama mondiale, direttore d’orchestra e docente di clavicembalo alla prestigiosa Schola Cantorum di Basilea, Francesco Corti è uno degli interpreti del repertorio antico più apprezzati e convincerti della sua generazione.
Arriva per la prima volta all’Unione Musicale lunedì 7 febbraio (Teatro Vittoria – ore 20) nell’ambito della serie l’altro suono, che valorizza la musica antica e barocca.
Il programma del concerto – che ricalca l’ultimo album da solista di Corti, Bach: Little Books (Arcana, gennaio 2021) – risponde a questa domanda combinando importanti opere per tastiera di Johann Sebastian Bach (come le Suite francesi n. 4 e n. 5) con opere di musicisti dell’epoca, che ebbero una decisiva influenza nella vicenda biografica e professionale di Bach: Georg Böhm (uno dei suoi insegnanti), Johann Kuhnau (suo predecessore a Lipsia come Thomaskantor) ed Henricus Scheidemann, illustre esponente della scuola organistica della Germania settentrionale.














