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Attualità | 12 febbraio 2022, 17:12

Giornata di Raccolta del Farmaco, Lo Russo 'sfida' la povertà: “Sostegno a aree e fasce deboli”

Il sindaco in visita al punto vendita di corso Vercelli dove fu accoltellato il brigadiere dei Carabinieri Sabbatino: “La crisi non può riflettersi sulla cura, dalla Città molte iniziative in campo”

Giornata di Raccolta del Farmaco, Lo Russo 'sfida' la povertà: “Sostegno a aree e fasce deboli”

dati sempre più allarmanti riguardo alla povertà mostrano una situazione critica che si sta purtroppo riflettendo su uno degli aspetti fondamentali della vita umana: il diritto e l'accesso alla cura. Da 22 anni, la Giornata di Raccolta del Farmaco organizzata dal Banco Farmaceutico si pone l'obiettivo di porre un freno a questa tendenza e, proprio in virtù dell'aggravarsi della crisi provocata dalla pandemia, quest'anno assume un significato ancora maggiore.

Lo Russo: “La crisi non può riflettersi sulla cura”

Quella del contrasto alle povertà è una partita su cui si gioca molto del futuro dell'Italia e, di conseguenza, anche del Piemonte e di Torino. A saperlo bene è anche il sindaco Stefano Lo Russo che, per mostrare la propria vicinanza all'iniziativa, ha scelto di parteciparvi recandosi alla farmacia di corso Vercelli tristemente nota per l'accoltellamento del brigadiere dei carabinieri Maurizio Sabbatino durante una rapina: “La città - ha dichiarato – ha sacche di povertà importanti e non possiamo permetterci che la crisi si rifletta sulla cura in un momento così delicato dal punto di vista sanitario. Iniziative come questa vanno nell'ottica di tamponare la situazione favorendo l'accesso ai farmaci”.

Il primo cittadino ha poi promesso un piano strategico di interventi: “Abbiamo – ha aggiunto – un programma esteso di iniziative che riguardano aree e fasce deboli sia dal punto di vista geografico che sociale: nei prossimi anni metteremo in campo numerose operazioni di rigenerazione urbana con un occhio di riguardo alle persone fragili. Per farlo ci affideremo anche alle importanti reti del terzo settore che aiutano e co-progettano con il Comune con l'obiettivo di garantire la coesione sociale; tutto fa parte di un quadro ampio e articolato che stiamo portando avanti e sosterremo in modo energico”.

Uno sguardo ai dati

A preoccupare di più sono, come anticipato in apertura, i dati: nel 2020, infatti, le famiglie in povertà sanitaria in Italia sono state 600mila con un incremento del 37% rispetto al 2019 (pari a 163mila unita). La situazione non è migliore in Piemonte, dove si è registrata una percentuale di povertà assoluta pari al 10% della popolazione (403mila abitanti); la capacità di spesa in farmaci di una famiglia povera, inoltre, ammonta a 9 euro mensili rispetto ai 36 di una famiglia non indigente: “La crisi - ha sottolineato il presidente del Banco Farmaceutico Torino Gerardo Gatto – ha colpito maggiormente chi è caduto in povertà durante la pandemia a causa della perdita improvvisa del reddito. Fortunatamente stiamo notando una ripresa delle donazioni, dovuta al fatto che le persone sono rassicurate dalla possibilità di conoscere le realtà assistenziali che collaborano con noi”.

Le farmacie aderenti sul territorio regionale sono 500, di cui 250 a Torino, con una raccolta di circa 100 farmaci per punto vendita: “Questa giornata - ha commentato il presidente dell'Ordine dei Farmacisti del Piemonte Mario Giaccone – mette a sistema diverse forze e unisce nella volontà di fare del bene: al momento riusciamo a rispondere al 50% del fabbisogno totale, nei prossimi anni lavoreremo duramente per colmare il gap tra raccolta e una richiesta aumentata del 22%”.

Marco Berton

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