"Abbiamo fatto un'indagine e l'impatto complessivo sulle esportazioni è di circa 160 milioni per gli scambi con l'Ucraina e di 600 milioni con la Russia, ma non è enorme". Dario Gallina, presidente della Camera di Commercio di Torino ribadisce il giro d'affari che lega Torino e il Piemonte con l'area di mondo travolta e sconvolta dalla guerra.
C'è però un timore che va oltre i numeri. "Accanto al gravissimo problema umanitario, c'è quello dell'energia e della crescita, che sarà impattata dal caro energia", aggiunge Gallina. E conclude: "Sull'energia sono decisioni che si pianificano su molti anni e in questo campo l'Italia è indietro. Ora è difficile dare consigli. Adesso seguiremo la posizione compatta dell'Europa cercando di ammortizzare gli effetti delle sanzioni alla Russia. I provvedimenti del governo per limitare i rincari per ora saranno insufficienti, ma sono un inizio".