Chiude un'altra storica e importante attività commerciale di San Salvario E' l'atelier di Nina Tauro che nei giorni scorsi ha lanciato un post su facebook proprio per annunciare la serranda abbassata definitivamente.
"Questo post per comunicare la chiusura definitiva dell’Atelier che avverrà nel mese di maggio. Un abbraccio a chi fino ad ora mi ha seguita con affetto” si legge sul profilo social dell'artigiana di cappelli.
Una bottega nata nel 2006 in via Sant’Anselmo specializzata proprio nella lavorazione a mano di originali cappelli. "Purtroppo - spiega Nina Tauro - ho capito che non era più il momento di continuare. Per adesso conto di prendere una pausa sabbatica per valutare altre possibilità. Sicuramente non smetterò di creare, ho tante idee in testa, ma conto di valutare in futuro cosa e come fare".
Il suo negozio però non è l'unico ad aver chiuso i battenti in San Salvario negli ultimi mesi. "C’è un ricambio di negozi in zona - spiega la presidente dell'Associazione Commercianti, Alessandra Girardello -. ha chiuso anche un piccolo atelier di taglie forti chiamato Lady Mary sostituito da un fioraio che ho contattato per non lasciare sfitto l’immobile.
Ormai da due anni è chiuso sia il giornalaio sia il concessionario - aggiunge -. So che chiuderanno macellaio ed ha chiuso Uagliò, che sarà sostituito da un altro negozio simil kebab".
Secondo Girardello, occorre puntare su altri settori rispetto a quello alimentare. "Il mercato è saturo. Prima di continuare ad aprire e chiudere locali si dovrebbe pensare a tutelare le categorie".
Tra le varie cause delle continue chiusure c'è sicuramente l'e-commerce, ma anche i grandi supermercati che ormai affollano i quartieri della Circoscrizione 8. "Abbiamo una vita smart, ma pena la perdita d’anima delle zone e dei quartieri che vedevano nella diversificazione commerciale la loro unicità".
Ma a questo punto sorge spontanea una domanda, quali soluzioni? "Tutele per il piccolo commercio, eventi nei diversi “quartieri” e diffusi non sempre legati al centro, un ufficio del turismo abile e forte. Occorrerebbe poi non bloccare le iniziative dei vari negozianti di abbellire il fuori dei propri negozi, ma incentivarli con bollini di merito perché un luogo bello da luce al quartiere" spiega Girardello che aggiunge: "Si dovrebbero poi dare incentivi e sgravi di vario tipo ai piccoli commercianti e magari ridurre le insegne al 20%".