In una fredda sera di metà gennaio ragazzi di Barriera di Milano avevano rischiato di devastare il centro di Nichelino in uno scontro con alcune bande locali, per fortuna sedato dall'intervento dei carabinieri. Nei giorni successivi l'assessore Fiodor Verzola aveva lanciato l'idea di favorire la riappacificazione attraverso la musica e lo sport, usando i linguaggi e le passioni più diffuse tra i giovani.
Il basket come strumento di pace
Nel pomeriggio di ieri, sabato 5 marzo, ad un mese e mezzo di distanza dai disordini e dagli incidenti, è andata in scena la 'partita della pace', con il basket a fare da trait d'union grazie all'impegno della pallacanestro Nichelino e alla polisportiva Reba: una sfida pacifica, corretta e rispettosa delle regole, "una risposta sul campo alle rivalità emerse, anche di recente, tra giovani di Nichelino e di Barriera", come ha sottolineato il sindaco Giampiero Tolardo. Un pomeriggio di sport, di unione e di solidarietà, dopo le botte e gli scontri del 15 gennaio.
"Integrazione e confronto, non scontro"
Non a caso, il torneo di basket 3 contro 3 si è svolto presso il campo sportivo della Parrocchia Madonna della Fiducia, in Piazza Aldo Moro, dove erano iniziati gli incidenti tra i ragazzi di Nichelino e quelli arrivati da Barriera di Milano, "per dimostrare che quel luogo può e deve rappresentare l'integrazione e non lo scontro", ha aggiunto ancora Tolardo. "Questo è lo sport che vogliamo. Perché è un dovere morale farsi carico delle difficoltà di tanti giovani della comunità ed educarli, insegnando i valori dell'umiltà e del rispetto verso gli altri".
L'assessore Francesco Di Lorenzo ha voluto ringraziare "Don Gianfranco e l'oratorio per l'ospitalità", dicendosi "felice che Nichelino e Barriera di Milano abbiano potuto dimostrare che non sono quello che qualcuno vuol far credere". Perché dal campo di basket possa partire l'impegno per vincere la partita della solidarietà e della tolleranza.