Sta scalando la classifica, con una serie aperta di 15 risultati utili. Mercoledì si gioca la qualificazione ai quarti di Champions League, ma in attesa di capire se vincerà qualcosa sul campo, la Juve sta portando a casa un altro successo, di enorme valore non solo simbolico: una delegazione di una ventina di persone, con due pullman della società, sta portando in Italia 80 giovanissimi e alcune loro mamme dall'Ucraina.
Bambini dai 6 ai 14 anni
Sono bambine e bambine, ragazzine e ragazzini dai 6 ai 14 anni, alcuni atleti di scuole calcio, che sono stati raccolti nella città ungherese di Zahony, vicino al confine. La missione, partita ieri dalla Continassa, è guidata dall'amministratore delegato Maurizio Arrivabene.
Una parte "è stata stata recuperata - spiega il club bianconero - in seguito a una richiesta di aiuto della Federazione calcio ucraina per portare in salvo i bambini e i ragazzi delle scuole calcio evacuati da Kiev, Kharkiv e dalle altre zone colpite dai bombardamenti. Non si poteva osservare senza agire. Non si poteva commentare senza tentare in ogni modo di mettere in piedi un'operazione - spiega la Juventus - Ci sono momenti in cui bisogna dimostrare di essere vicini a chi soffre con atti concreti".
Saranno ospitati a La Morra
I profughi ucraini saranno ospitati a La Morra, in provincia di Cuneo, nell'Hotel Santa Maria, messo a disposizione dalla Regione Piemonte e dalla Protezione Civile, che si sono immediatamente attivate per dare supporto all'iniziativa. "Questa spedizione ha per tutta la società un grande significato - conclude la Juve - siamo tutti a fianco di chi sta soffrendo a causa della guerra in Ucraina, nella speranza che presto torni la pace".