Ventiquattr'ore di stop ai treni. Dalle 21 di sabato alle 21 di domenica. E' lo sciopero che sta interessando gli italiani in questo primo fine settimana di luglio, causando cancellazioni e ritardi. Tanti i convogli saltati: decine anche nel giro di un'ora. Tante le difficoltà a tornare a casa.
"Da Venezia a Torino: niente Frecciarossa, si torna con il Flixbus"
Personale con la pettorina gialla, che aiuta le persone davanti alla stazione di Santa Lucia. È queste una delle ultime immagini che mi regala Venezia, prima di prendere la linea bus 2 per Mestre, dove alle 15.50 abbiamo preso il Flixibus 740 per Torino: arrivo previsto in corso Vittorio alle 21.20.
Un rientro diverso da quello pensato in origine, ma anche io sono vittima dello sciopero dei treni che ha di fatto bloccato una parte di italiani, cambiandone i piani.
Anche i nostri: una decina di giorni fa decidiamo di regalarci tre giorni nella città della Laguna, partenza venerdì mattina e rientro nel capoluogo piemontese domenica, nel tardo pomeriggio. Prenotiamo il viaggio tranquilli, ma poi venerdì scorso viene proclamato lo sciopero del 6-7 luglio.
[La stazione di Venezia Santa Lucia]
Un controllo sul sito di Trenitalia ed il nostro Frecciarossa 9750 da Venezia Santa Lucia (17.18) a Torino Porta Nuova (20.55) è tra i garantiti in caso di sciopero. L'ultima verifica la faccio venerdì 5 luglio ed il treno è ancora confermato. Sabato mattina controllo e la lista dei treni garantiti è cambiata: da cinque pagine ne sono rimaste due e il nostro Frecciarossa è scomparso.
Chiamo il call center di Trenitalia e mi confermano che il mattino è stato modificato l'elenco dei treni assicurati per sciopero e che ho il 50% di possibilità di rientrare a Torino. Troppo poche: così prenoto un Flixibus, il cui costo è ovviamente lievitato visto l'elevato numero di richieste e che viaggiando su strada impiega due ore in più.
In parallelo mi muovo per ottenere il rimborso da Trenitalia. Chiamo il call center due volte: la prima sabato verso le 13 e rimango in attesa una cinquantina di minuti senza ottenere risposta. La seconda sempre ieri verso le 23 e, dopo aver aspettato 40 minuti un operatore, decido di compilare il form online. Alla fine il sito dice che la richiesta è stata presa in carico ed ora speriamo di riavere il soldi.
"Da Giulianova a Torino con la squadra di basket: tutto rimandato a domani"
L'annuncio dello sciopero, ironia della sorte, è arrivato proprio il giorno della partenza: destinazione Giulianova. La squadra di mio figlio Pietro - come capita ormai da diversi anni - si prepara ad affrontare un torneo giovanile di pallacanestro che, per i ragazzi, è anche un occasione per stare insieme prima delle vacanze, sotto l'occhio vigile degli allenatori, ma anche un modo per sentirsi indipendenti e "grandi".
Si parte, dunque: senza problemi. Alle 4.54 di martedì da Porta Nuova. Il viaggio d'andata fila liscio come l'olio. Il problema - temono in tanti - sarà il ritorno. Perché i biglietti comprati ormai da mesi (insieme alla prenotazione dell'albergo dei piccoli atleti) riportano proprio la data fatidica: 7 luglio 2024.
Si vedrà. I primi giorni le comunicazioni a distanza tra Abruzzo e Piemonte si dedicano ad altri temi. Ma man mano che il giorno del ritorno si avvicina, la decisione da prendere diventa inevitabile.
Rischiare di salire su uno dei pochi treni "garantiti" o trovare un'alternativa? Fino a 48 prima si attendono notizie precise. Magari lo sciopero viene annullato e il programma torna regolare. Ma al mattino di sabato si arriva di fronte al bivio: che fare? Si vota: la maggioranza dei genitori sceglie di far pernottare una volta in più i ragazzi a Giulianova (fortunatamente l'albergo in cui si trovano da giorni ha posto). Gli allenatori - che nel frattempo si improvvisano anche tour operator - cambiano il biglietto del treno, a parità di costo, con il convoglio che partirà domani. Orario d'arrivo previsto: 20.45 a Porta Nuova. Un giorno di mare in più.