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Politica | 14 marzo 2022, 15:53

Stato di agitazione dipendenti regionali, Grimaldi (LUV): "Il Piemonte risponde in modo inadeguato"

"L'assessore Caucino inauguri un nuovo corso e convochi immediatamente i sindacati su proposte serie"

marco grimaldi

Marco Grimaldi, capogruppo in Regione di Liberi Uguali Verdi

A febbraio la Regione si era impegnata a intervenire su tante gravi questioni che avevano condotto i dipendenti dell’Ente e le OO.SS. a dichiarare lo stato di agitazione e chiedere un incontro con il Prefetto: scarsa attenzione alle misure sanitarie e alla sicurezza sul lavoro, rifiuto immotivato nei confronti del lavoro agile e del telelavoro, inadempienza sul piano delle relazioni sindacali. A oggi la Regione risponde in modo del tutto inadeguato e l’Assessora Caucino propone un incontro decisamente tardivo. Sappiamo che ha acquisito la delega al personale da poco: è un’occasione per invertire la rotta e inaugurare un nuovo corso nelle relazioni sindacali”, dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, in merito alla riapertura dello stato di agitazione dichiarata dalle sigle sindacali che rappresentano i dipendenti e le OO.SS. della Regione Piemonte.

I tavoli convocati dall’Amministrazione non riguardano i motivi della mobilitazione – prosegue Grimaldi – e il passaggio di consegne a un altro dirigente per quanto riguarda le relazioni sindacali non risolverà certo i problemi. L’unico modo per farlo è garantire pienamente la tutela della salute e della sicurezza dei dipendenti, rompere i tabù sulle forme di lavoro in remoto, ripensando l'organizzazione del lavoro verso un'evoluzione veramente smart della PA, e ricostruire le relazioni sindacali gravemente compromesse”.

comunicato stampa

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