“Alberto manca a tutti noi, oltre che a voi. Manca soprattutto a me, perché lui ha rappresentato più di altri il servizio alla comunità”. Così il sindaco di Torino Stefano Lo Russo ha voluto ricordare Alberto Musy, il consigliere comunale ferito in un agguato dieci anni fa. Il 21 marzo 2012 l’esponente dell’Udc venne raggiunto da quattro copi di pistola nel cortile di casa, per poi morire 19 mesi dopo.
Cerimonia di ricordo in Comune
Oggi, in occasione dell'anniversario, il Comune ha organizzato un momento di raccoglimento davanti alla sala a lui dedicata: oltre agli assessori e consiglieri comunali, erano presenti la moglie Angelica Corporandi D’Auvare e la sorella Antonella Musy. “Ricordo – ha detto oggi il primo cittadino - la mattina in cui venni raggiunto dalla notizia dell’attentato: stavo accompagnando mia figlia a scuola e ricevetti telefonata di Fassino di questo terribile evento”.
Lo Russo: "Campagna elettorale caratterizzata dai contenuti politici e rispetto"
Musy all’epoca era docente dell’Università del Piemonte orientale ed avvocato, ma nel 2011 decise di candidarsi a sindaco. “Fece una campagna elettorale – sottolineato Lo Russo - caratterizzata dai contenuti politici e dal rispetto”. “Per quanto riguarda i primi, -ha aggiunto - lui fu capace davvero di essere un candidato sindaco che puntò molto sull’idea di città e perché questa fosse migliore di quella dei suoi avversari. Non ha mai poi considerato questi ultimi nemici, ma persone con idee diverse dalle sue, con i quali ci si poteva scontrare, ma che vanno rispettate”. “A me è rimasta nel cuore la sua capacità di dialogo e umiltà di mettere in discussione le proprie convinzioni nell'ottica del bene comune” ha concluso Lo Russo.
Il ricordo della moglie Angelica
A ricordarlo anche la moglie Angelica Corporandi D’Auvare, che ha detto: “E’ importante per me che la figura di mio marito, che era un po' fuori dal coro, non svanisca e magari sarà di ispirazione per qualcuno”. “Aveva molto colpito l'allora sindaco Fassino per i suoi toni, la capacità di cogliere l'essenza dei fatti e creare una visione di insieme: una dote che non molti hanno e che poteva essere una grande occasione per la città. Riusciva a mettere insieme le forze se il fine era convincente” ha concluso.
Moderati: "Esempio di lucidità e visione"
"Alberto Musy - fanno eco gli esponenti dei Moderati Carlotta Salerno, Silvio Magliano, Simone Fissolo e Ivana Garione - fu un esempio di lucidità, profondità, visione e intelligenza politiche e non solo. Il dolore per questa perdita è oggi più forte che mai, così come il turbamento per una tragedia che continua a sembrarci totalmente priva di senso". Il Consiglio Comunale oggi ha ricordato anche le vittime innocenti della mafie, osservando un minuto di silenzio.