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Economia e lavoro | 25 marzo 2022, 16:22

Lingotto, due giorni di Congresso per Cisl Piemonte per la rielezione a segretario di Alessio Ferraris

Il 28 e 29 marzo assise regionale: presente ai lavori anche il leader nazionale Luigi Sbarra

Alessio Ferraris in piazza

Alessio Ferraris, segretario regionale della Cisl

Si apre lunedì 28 marzo 2022, alle 10, al Centro congressi Lingotto, in corso Nizza 280, a Torino, con la relazione del segretario generale Alessio Ferraris, il XIII Congresso della Cisl Piemonte. Lo slogan scelto per l’assise regionale cislina è “Partecipare. Esserci per cambiare”. Dopo un percorso avviato in autunno, che ha investito tutti i livelli dell’organizzazione sindacale, si giunge alla verifica della segreteria regionale Cisl e del suo programma politico per i prossimi quattro anni.

Arriviamo a questo appuntamento – spiega il segretario generale Alessio Ferraris, che si ricandida alla guida della Cisl piemontese – dopo una stagione congressuale iniziata nei posti di lavoro e nelle leghe dei pensionati nell’ottobre scorso e che è proseguita prima con le assise delle federazioni territoriali e poi con quelle delle 22 federazioni regionali e delle 4 Unioni territoriali. Al termine di questo viaggio all’interno del mondo del lavoro piemontese, siamo ancora più convinti che partecipare, essere protagonisti del cambiamento, sia fondamentale per una organizzazione sindacale come la nostra”.   

Al tredicesimo congresso della Cisl regionale, oltre a un centinaio di invitati, tra cui il presidente della Regione, Alberto Cirio, e l’arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, partecipano 316 delegati, in rappresentanza dei 256mila iscritti, provenienti dalle 4 Cisl territoriali (Torino-Canavese, Piemonte Orientale, Alessandria-Asti e Cuneo) e dalle 22 federazioni regionali di categoria.

Per la giornata di apertura di lunedì 28 marzo è atteso l’intervento (alle 15) del leader nazionale Cisl, Luigi Sbarra

La Cisl Piemonte – aggiunge Ferraris – punta alla piena attuazione del Pnrr regionale, alla revisione del sistema sanitario piemontese, con particolare riferimento allo sviluppo della medicina territoriale, e al governo delle transizioni in atto, a partire da quella ecologica che porterà inevitabili cambiamenti nel tessuto produttivo della regione, con conseguenze anche sull’occupazione del nostro territorio”.

Massimiliano Sciullo

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