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Sanità | 25 marzo 2022, 15:42

Ospedale unico Asl To5, ora spunta l'ipotesi Cambiano. Compatto il fronte del no dei sindaci: "Situazione indegna"

Da Moncalieri a Nichelino, da Vinovo a Chieri, i primi cittadini chiedono certezze alla Regione

piantina futuro ospedale unico vadò

Ospedale unico Asl To5, ora spunta l'ipotesi Cambiano

Dopo mesi di silenzio, si torna a parlare del destino del futuro ospedale unico dell'Asl To5. Dopo che era stata 'congelata' l'ipotesi dell'area di Vadò, tra Moncalieri e Trofarello, ora sembra che la recente indagine commissariata dalla Regione abbia indicato in Cambiano il sito più adatto.

Sarno (Pd): "Decisione inaccettabile"

Di fronte a questa ipotesi, c'è stata una levata di scudi da parte dei sindaci dei territori coinvolti, tutti appartenenti al centrosinistra, con il Consigliere regionale del Pd Diego Sarno che ha attaccato la giunta Cirio: "Dopo anni di studi, progetti e programmi di finanziamento che avevano portato ad una decisione fattibile e condivisa, oggi è inaccettabile che ci sia uno stravolgimento del genere del progetto: la dimostrazione che questa Giunta non vuole e non ha mai voluto confrontarsi seriamente non solo con i Sindaci ma anche con lo stesso Consiglio Regionale".

“Una volta che potremmo analizzare lo studio - ha aggiunto Sarno - sarà interessante scoprire come mai, dopo anni di studi che davano come prima localizzazione utile Vadò, oggi salti fuori Cambiano”.

Montagna: "Danneggiati 300 mila cittadini"

Paolo Montagna, sindaco di Moncalieri, ha rincarato la dose:  “L'esigenza di un ospedale unico nell'Asl To5 si fondava sul presupposto di realizzare una struttura connessa al progetto del Parco della Salute di Torino, un vero ospedale metropolitano, baricentrico anche rispetto alla densità di popolazione, di facile accesso e dotato di servizi e rete di trasporti. La scelta del sito di Cambiano tradisce quel presupposto e manifesta ancora una volta la volontà dell'Assessore Icardi di preordinare le ragioni politiche all'interesse per la salute di 300 mila cittadini residenti nei comuni dell'Asl To5".

Gianfranco Guerrini, Sindaco di Vinovo e consigliere delegato della Città Metropolitana: “E' incredibile che una decisione presa all'unanimità da tutti i sindaci dell'Asl To5 non trovi attuazione. Stiamo parlando da decenni di una nuova struttura e la politica non sa decidere e questo a danno esclusivo dei cittadini del territorio”. 

Tolardo: "Totale scollamento dalla realtà"

Giampiero Tolardo, Sindaco di Nichelino: “Ciò che più amareggia di tutta questa vicenda è il completo scollamento con la realtà da parte dell'assessorato regionale alla Sanità e del Presidente Cirio, se non dovesse intervenire. In un paese in cui testiamo ogni giorno l'enorme necessità di strutture sanitarie moderne e funzionali, non è accettabile che la discussione preliminare sulla localizzazione duri anni e anni e con continui  stravolgimenti di scelte precedentemente vagliate. Chiederò una convocazione urgente dell'Assemblea dei Sindaci”.

Alessandro Sicchiero, Sindaco di Chieri e consigliere metropolitano: “Il vero grande pericolo è che il nuovo ospedale non si faccia. Abbandonare la scelta di Vadò significa riportare indietro le lancette dell'orologio e ripartire da zero. Passeranno ancora altri anni tra discussioni e approfondimenti, mentre i nostri tre ospedali diventano ancora più vecchi e meno attrattivi”.

Massimo De Marzi

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