Negli ultimi tempi se n'è parlato parecchio, finché non è diventato uno dei meccanismi promozionali più popolari in assoluto. Ma cosa vuol dire cashback e perché conviene? Letteralmente vuol dire "riavere i soldi indietro", poiché questa formula consente di ottenere una percentuale dell'acquisto appena concluso. Ecco come funziona e cosa è importante sapere al riguardo.
La piattaforma più rappresentativa del settore
Quando si parla di cashback e opportunità di risparmio è necessario introdurre una piattaforma che ha fatto di questo fenomeno un vero e proprio business. Mycashbacks è il sito web che ti restituisce una porzione dei soldi spesi ogni volta che decidi di fare acquisti online su uno degli shop partner. L'unico prerequisito è essere registrati su mycashbacks.com ed effettuare l'accesso al proprio profilo personale ogni volta che si intende fare un acquisto. Un sistema facile e comodo, che consente a migliaia di clienti di beneficiare di sconti e promozioni e della possibilità di acquistare milioni di prodotti a prezzi inferiori alla media. Chi non ha ancora un profilo, può registrarsi gratuitamente, quindi selezionare lo shop in cui fare acquisti dall'elenco dei partner e completare il pagamento. Attivo in Italia, Austria, Germania e Spagna, Mycashbacks propone tantissime categorie di shop, tra cui auto & accessori, articoli per animali, casa & giardino, moda, salute, viaggi e tanto altro ancora.
Dal cashback di Stato a quello delle piattaforme indipendenti
A partire dal 1° gennaio del 2021, è entrato in vigore il cosiddetto cashback di Stato, che prevedeva un rimborso pari al 10% su tutte le spese effettuate tramite i sistemi di pagamento elettronici presso i negozi fisici, le pompe di benzina, i tabaccai e così via. Il cashback è stata una delle principali misure economiche del "Piano Italia cashless", ideata per contrastare l'evasione fiscale e disincentivare l'uso del denaro contante. Ma il cashback non era certo una novità: parecchi shop, piattaforme online e app dedicate lo usano da tempo come strumento promozionale, essendo in grado di garantire un vantaggio sia alle aziende che agli utenti. Il rimborso di una parte della somma spesa, infatti, è un buon incentivo per effettuare acquisti, anche piuttosto importanti. Si tratta, insomma, di una sorta di ricompensa con cui il cliente viene premiato per aver effettuato un acquisto. Attualmente, tantissime piattaforme ne fanno uso, ognuna apportando qualche innovazione o modifica alla formula base.
Che fine ha fatto il cashback di Stato?
Con una norma inserita nella scorsa manovra di Bilancio, il Governo ha messo fine al cashback di Stato, già sospeso a partire dal secondo semestre del 2021. A questo punto l'addio dovrebbe essere definitivo, nonostante lo straordinario successo ottenuto. Ad aderire all'iniziativa sono stati quasi 9 milioni di italiani, di cui più di 6 hanno effettuato almeno 50 operazioni, requisito fondamentale per ottenere il rimborso (che prevedeva un tetto di 150 euro per semestre). Le statistiche dei pagamenti confermano come il cashback abbia incentivato la popolazione a pagare tramite carta quasi ovunque, anche quando si trattava di importi piuttosto bassi. Carte e strumenti digitali sono stati utilizzati per pagare al bar, al supermercato, dal benzinaio e in panetteria.