Code alle 10:30 fuori dai varchi, bar pieni e strisce blu deserte. È scivolato così il primo giorno di Ztl a Torino. La riaccensione delle telecamere della zona a traffico limitato non sembra aver inciso sugli affari dei commercianti del centro, ma ha sicuramente già mutato le abitudini di chi si reca al lavoro in auto o con i mezzi pubblici.
Code ai varchi, strisce blu deserte
L’immagine di come siano già cambiati i comportamenti dei torinesi in termini di spostamenti arriva dalle code che si sono formate ai varchi d’ingresso della Ztl, poco prima delle 10:30. Auto in doppia fila o con le quattro frecce accese, in attesa che la telecamera dia il via libera per entrare nella Zona a Traffico Limitato. Situazioni mia più viste negli ultimi due anni. Deserte invece le strisce blu: la minor presenza di auto si evince dalle poche vetture parcheggiate sugli stalli appositi. Code invece nei parcheggi di interscambio, anche grazie al minor prezzo pagato per lasciare la macchina ferma in centro.
I bar non sentono cambiamenti
Se per i negozi è ancora troppo presto per capire se le abitudini dei torinesi sono già cambiate o meno, il numero di caffè fatti di prima mattina è comunque un indicatore già più preciso. “La colazione è un rito e noi non abbiamo notato cambiamenti, almeno per ora”, spiega il titolare di un bar di via Garibaldi.
Come rivelato dai baristi del centro, infatti, le colazioni e il caffè mattutini sono quasi tutte appannaggio di chi lavora negli uffici e che tra permessi Ztl o spostamenti con i mezzi pubblici, non ha cambiato la propria routine per l’accensione di una telecamera.
La stessa situazione si respira in via Cernaia o corso Palestro, zona di “confine” in cui però nulla pare essere mutato: “No, nessun cambiamento. Ma vediamo come sarà nelle prossime settimane: in molti oggi non sapevano del ritorno della Ztl”. “Speriamo che non ci siano cali: tra caro energia, pandemia e problemi sempre più frequenti, lavorare sta diventando un’impresa”, afferma Roberto.