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Economia e lavoro | 11 aprile 2022, 18:44

"Nuova" Comau, tra progetti e spin off: Gorlier incontra subito i sindacati: "Vogliamo un dialogo con i lavoratori"

Il neo nominato amministratore delegato ha tenuto un vertice nella sede di Grugliasco. Inserra (Fiom): "Presto si parlerà di piano industriale". Albera (Fim): "Ci ha detto che l'indipendenza dell'azienda è uno dei suoi compiti". Pepe (Uilm): "Servono risposte per 4000 addetti"

linea di montaggio Comau

Il nuovo ad di Comau, Pietro Gorlier, ha incontrato i sindacati

Il suo arrivo era stato accolto con un po' di preoccupazione: non per la sua persona, ma per il fatto che si trattasse di un nuovo cambio al vertice per una realtà industriale importante - nel panorama automotive torinese - come Comau. E invece, a pochi giorni di distanza dalla nomina ad amministratore delegato, Pietro Gorlier ha incontrato i sindacati (sia le rsa che i territoriali) presso la sede di Grugliasco.

Già uomo di fiducia di Sergio Marchionne e responsabile Emea di Fca prima che si incardinasse la fusione con Psa che portò a Stellantis, Gorlier ha voluto incontrare i rappresentanti dei lavoratori "con l'obiettivo di iniziare un proficuo e costante dialogo con le rappresentanze dei lavoratori".

Dopo quello di oggi, infatti, sono calendarizzati altri momenti di confronto tra i vertici dell'azienda e i sindacati. Intanto il nuovo ad ha ribadito la centralità di un piano di espansione che faccia lega sulla robotica e sull'automotive (i cavalli di battaglia di Comau), accompagnando la transizione verso l'elettrico, come sta accadendo in tutto il settore collegato ai trasporti su gomma. 

"A pochi giorni dalla sua nomina, è stato positivo incontrarsi - commenta Toni Inserra, esponente di Fiom Cgil -, ma è ancora presto per parlare di piano industriale. Novità particolari non ce ne sono state, ci aspettiamo qualcosa di più puntuale e concreto al prossimo incontro, dopo che avrà effettuato i sopralluoghi anche negli altri stabilimenti di Comau".

"Un incontro di presentazione, per ora: è pochi giorni che viene in azienda - aggiunge Igor Albera, di Fim Cisl -, ma ci siamo ripromessi di incontrarci a fine maggio così da avere un po' di elementi in più. Ma sul tema dello spin off non ha smentito: uno dei suoi compiti è lavorare per rendere indipendente la società. Ma ha anche detto che non bisogna avere fretta, mentre le priorità sarà dedicata alle cose già in essere e i progetti in corso".

"Cogliamo positivamente la disponibilità - conclude Cinzia Pepe, di Uilm -, ma si sono poste anche domande sul futuro sull'intenzione dell'azienda, visto che parliamo di 4000 lavoratori coinvolti. Non sono state negate le difficoltà, ma serve anche tempo per capire la situazione e per questo ci rivedremo tra circa un mese. La trasformazione però è inevitabile, guardando a nuove fette di mercato, ma pur tutelando il marchio".

Massimiliano Sciullo

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