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Attualità | 12 aprile 2022, 15:03

Dalle bombe di Kiev al Collegio Einaudi a Torino, giovane ucraina studia ingegneria informatica per dimenticare la guerra

Daria Goptsii: “Vorrei che gli ucraini arrivati qui potessero apprezzare la bellezza e l'atmosfera unica di questa città”

Daria Goptsii

Daria Goptsii studia ingegneria informatica per dimenticare la guerra

Si chiama Daria Goptsii, ha 21 anni e proviene da Kiev. Studia da ingegnere informatico e sogna che in futuro gli uomini e le donne “Creino codici e non creino più guerre”.

È lei la prima studentessa ucraina, in fuga dall’emergenza nel proprio paese, ad essere ospitata dalla Fondazione Collegio Universitario Einaudi di Torino, che nelle scorse settimane si è impegnato ufficialmente ad offrire la massima collaborazione agli Atenei torinesi per accogliere profughi ucraini della comunità accademica: il Collegio ha infatti messo a disposizione 10 posti nei propri Collegi con la speranza e l’augurio che questo gesto possa contribuire ad alleviare le sofferenze causate dalla tragedia in corso.

Iscritta all’Università Nazionale di "Kyiv-Mohyla Academy", tra gli atenei più importanti e storici dell’Ucraina, fondato nel 1632, seppur giovanissima Daria Goptsii ha già conseguito una laurea in software engineering. Un percorso formativo bruscamente interrotto dalla guerra e che, tuttavia, a Torino ha trovato un sostegno per ripartire: la collaborazione tra Politecnico di Torino e Collegio Einaudi ha infatti offerto a Daria due fondamentali punti di riferimento formativi ma anche sociali e di crescita personale.

“Sono sinceramente grata al Politecnico di Torino e al Collegio Einaudi per il loro aiuto agli studenti ucraini durante l'invasione russa dell'Ucraina e per l'opportunità di continuare i nostri studi a Torino” – ha raccontato Daria Goptsii

E proprio Torino sembra avere conquistato definitivamente la giovane studentessa “Ho viaggiato molto per studio e turismo – Ha proseguito Daria - ma Torino ha davvero un’atmosfera unica e incomparabile ad altri luoghi. Le persone sono incredibilmente aperte e accoglienti e mi piace familiarizzare con la città. Tuttavia, devo ammettere che vorrei che gli ucraini arrivati qui potessero apprezzare la bellezza di questo luogo non a causa dell'emergenza che li costringe lontani da casa”.

Il Collegio Einaudi ospiterà Daria ed eventuali altre colleghe e colleghi ucraini, garantendo loro un sostegno concreto per il prosieguo dei loro studi, ma, soprattutto, un luogo ospitale e sicuro dove poter vivere e crescere in una comunità accogliente e stimolante.

“Il Collegio Einaudi è da sempre un luogo a supporto della formazione professionale e umana di giovani studentesse e studenti provenienti da ogni angolo del mondo – Ha sottolineato il Prof. Paolo Enrico Camurati, Presidente del Collegio Einaudi – Per questo motivo di fronte a una tragedia come quella che sta avvenendo in Ucraina non potevamo stare fermi a guardare, ma abbiamo deciso di agire in collaborazione con gli atenei torinesi. Per Daria, così come per altri studenti ucraini, non forniremo soltanto formazione e ospitalità. Daremo loro anche protezione, socialità e fiducia per un futuro migliore che proprio questi giovani contribuiranno a creare”.

comunicato stampa

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