Il grande cuore dei torinesi, l’organizzazione del Sermig e l’unione con Nova Coop. C’è una Torino che si mobilita per sostenere il popolo ucraino colpito della guerra.
Raccolte 1.700 tonnellate di cibo e medicinali
Sono infatti 1.700 le tonnellate di cibo e medicinali raccolti in questi 50 giorni di conflitto tra Ucraina e Russia all’Arsenale della Pace. Più di 70 i tir che sono partiti da Torino alla volta del confine ucraino, per dispensare aiuti umanitari a chi soffre e fugge dalle bombe: “Siamo stati invasi da persone che volevano dare una mano” ha raccontato commosso Ernesto Olivero. Circa 300.000 i passaggi avvenuti all’interno del Sermig. “Torino ha un’anima buona, c’è stata una generosità impressionante: siamo stupiti e grati” ha affermato Olivero.
1,2 milioni di euro da #Coopforucraina
Un esempio di solidarietà arriva dalla campagna #Coopforucraina promossa da Nova Coop, in grado di raccogliere 1,2 milioni di euro in un mese grazie al contributo di 81.000 donatori e un plafond di partenza di 500.000 euro donato direttamente dalle cooperative. 65 i punti vendita che hanno aderito all’iniziativa in Piemonte e Lombardia. Questi fondi sono stati destinati a tre importanti realtà che erano già attive da anni con progetti consolidati sul territorio ucraino, riconvertiti immediatamente in programmi di primo soccorso per assicurare ai profughi assistenza sanitaria e di primo soccorso, cibo, vestiti e accoglienza in uno scenario in veloce evoluzione: l’Agenzia ONU per i Rifugiati-UNHCR, la Comunità di Sant’Egidio e Medici Senza Frontiere.
“Grazie alla fiducia che ci hanno accordato soci e consumatori, abbiamo raccolto un primo contributo molto significativo per portare un aiuto immediato alla popolazione ucraina in una fase emergenziale” ha detto Ernesto Dalle Rive, presidente di Nova Coop. Non potendo prevedere la fine della crisi, la volontà è quindi quella di affidarsi al Sermig per un coordinamento del lavoro di assistenza e accoglienza. “Non c’è modo di sapere quando potrà tornare a casa chi ha già lasciato la propria casa o quante persone avranno ancora bisogno di essere accolte: vorrei che tutte le imprese facessero le scelte che stiamo facendo noi” ha concluso Dalle Rive.
"Non stanchiamoci di sostenere l'Ucraina"
Un appello condiviso da Elisa Ferrero, della comunità di Sant’Egidio: “Non stanchiamoci di sostenere il popolo ucraino: i fondi vengono costantemente utilizzati per l’acquisto di beni di prima necessità, cibo, latte in polvere”. “Un ringraziamento di cuore alla Coop per questa iniziativa. È commovente vedere come ognuno possa fare la propria parte” ha concluso Olivero.