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torinoggi.it | 01 maggio 2022, 07:00

Centinaia di miliardi di dollari per il nuovo missile americano: ancora polemiche

Il problema principale è rappresentato dai costi, seppure spalmati su alcuni decenni sono una cifra esorbitante che sta facendo esitare qualche politico

Centinaia di miliardi di dollari per il nuovo missile americano: ancora polemiche


Ha finalmente un nome il nuovo sistema missilistico statunitense, ideato durante l’amministrazione Obama e causa di dibattiti fra Congressmen ed esperti: si chiamerà “Sentinel” e dovrà sostituire il vecchio Minutemen III, in servizio da cinquant’anni. Come riportato dal sito Strumenti Politici, il problema principale è rappresentato dai costi: si parla di centinaia di miliardi di dollari, che seppure spalmati su alcuni decenni, sono una cifra esorbitante che sta facendo esitare qualche politico. William Perry, segretario della Difesa nell’amministrazione Clinton, afferma che rinnovare la componente basata a terra della “triade nucleare” è qualcosa di costoso, inutilmente dispendioso e molto pericoloso: quasi 1000 miliardi di dollari, seppure distribuiti lungo alcuni decenni, sono troppi e andrebbero impiegati invece per mantenere alto il livello delle forze convenzionali, mentre i missili balistici intercontinentali sono per loro stessa natura un’arma pericolosa che potrebbe innescare una guerra nucleare accidentale. Ma più che i miliardi, hanno fatto discutere i 75mila dollari concessi al think tank CEIP per analizzare rischi e benefici delle varie opzioni relative a questa categoria di missili. Il senatore James Inhofe e il deputato Mike Rogers hanno presentato protesta sostenendo che una relazione di qualche pagina non può in nessun modo influire sulla massa di studi effettuati nel decennio precedente, quindi costituisce solo uno “spreco di soldi”. Secondo gli esperti, il nome “Sentinel” è stato scelto per essere più facile da intendere per il pubblico americano, perché evoca immediatamente l’idea di una guardia che veglia incessantemente sulla sicurezza della nazione, mentre i nomi mitologici o quelli del passato coloniale non sarebbero più adatti.

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