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Economia e lavoro | 02 maggio 2022, 18:28

Mirafiori, nuovo piano da 480 uscite: interessate Carrozzerie, presse, stampi e meccaniche

Mannori (Fiom): "Andare avanti così vuol dire ridurre al lumicino Mirafiori con ricadute devastanti per tutta l’economia dell’area metropolitana". Fim e Uilm sostengono invece l'intesa

foto d'archivio

Mirafiori, piano da 480 uscite: interessate Carrozzerie, presse, stampi e meccaniche

Nuovo incontro e nuove uscite per Mirafiori. A ufficializzarle, un incontro tra Stellantis e i sindacati. Si tratta di 370 persone per le Carrozzerie, 30 per le Presse e Costruzione Stampi, 80 per le ex Meccaniche, per un totale di 480 addetti. 

Fiom Cgil non firma

"Abbiamo deciso di non firmare l’accordo che prevede un ulteriore taglio di personale senza che ci sia un progetto preciso per il rilancio di Mirafiori - commenta Gianni Mannori, responsabile di Mirafiori per la Fiom Cgil dichiara - Con queste 480 uscite arriviamo a un totale di circa 2300 lavoratrici e lavoratori che hanno abbandonato l’azienda negli ultimi 12 mesi. Andare avanti in questo modo vuol dire ridurre al lumicino Mirafiori con ricadute devastanti per tutta l’economia dell’area metropolitana Torinese".

Lazzi: "Serve un cambio di passo"

"Serve un cambio di passo - aggiunge Edi Lazzi, segretario generale della Fiom Cgil di Torino - serve un progetto per Mirafiori e le sue vaste aree inutilizzate dove il sindaco e il consiglio comunale hanno voce in capitolo. Noi pensiamo che debbano arrivare nuove produzioni e che venga presa in considerazione l’idea che abbiamo proposto di impiantare a Mirafiori tutta la filiera dello smontaggio delle auto da rottamare per il riciclo e riutilizzo dei materiali e delle batterie, gli spazi ci sono. Chiediamo quindi che il sindaco Lo Russo convochi tutte le organizzazioni sindacali per fare il punto della situazione e capire insieme i prossimi passi che dobbiamo fare".

Uilm e Fim Cisl sostengono l'accordo

Di tenore opposto il commento di Luigi Paone, segretario generale Uilm Torino: “Con l'accordo di oggi si è data l'opportunità ai lavoratori che ne hanno i requisiti per motivi di anzianità, di accedere a un percorso di accompagnamento alla pensione. Ricordiamo che l'età media dei lavoratori di Mirafiori è più alta rispetto a quella degli altri stabilimenti italiani. Auspichiamo che in futuro, in vista dell'imminente transizione ecologica, si creino le condizioni per avviare assunzioni, per accompagnare la trasformazione tecnologica e dare un futuro ai giovani che dovranno realizzarla”, ha concluso il segretario Uilm.

"Oggi dopo una lunga e articolata discussione abbiamo siglato l’accordo di ulteriori 480 uscite incentivate per il comprensorio di Mirafiori. Il vero elemento qualificante dell’accordo odierno è la priorità inserita per i lavoratori che raggiungo i requisiti pensionistici. Questo accordo migliora quello siglato da tutti (Fiom compresa) nel 20 luglio 21 per 160 unità - ha dichiarato Davide Provenzano, segretario provinciale Fim Cisl Il paradosso che nell’accordo precedente uscivano i giovani e non rimanevano posti a sufficienza per le persone con i requisiti pensionistici. Di fatto il tempo era l’unico criterio. Oggi non è più così. Come Fim continuiamo a sostenere l’urgenza di un cambio mix e una particolare attenzione ai lavoratori fragili ancora oggi presenti in azienda".

Massimiliano Sciullo

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