Dodici anni dopo, l'alleanza tra Regione e tessuto produttivo trova nuovo slancio. Lo strumento è il rinnovo della convenzione tra Confindustria Piemonte e Finipemonte, la "finanziaria" regionale, che di fatto ha la supervisione su credito, fondi e risorse. Una scelta non casuale, visto che a breve, all'orizzonte, si manifesteranno le opportunità legate al Pnrr e agli altri fondi della progettazione europea.
Intanto, dicono da Finpiemonte, potrebbero presto essere sbloccati 90 milioni rimasti fermi negli anni passati. E che si potrebbero aggiungere ai 160 previsti nei bandi già aperti.
Tre anni per continuare a lavorare insieme
Tre anni la durata dell'accordo. Con particolare attenzione oper misure regionali, ma anche strumenti nazionali e comunitari (che poi transitato proprio dagli uffici della Regione). “Nel contesto attuale in cui ci sono molte risorse a disposizione, dal Pnrr e dai fondi strutturali, il confronto tra le istituzioni e gli operatori economici è fondamentale per garantire che tali risorse siano ben indirizzate e che rispondano ad una strategia unitaria di sviluppo di medio-lungo periodo - dice Michele Vietti, presidente di Finpiemonte -. Il protocollo con Confindustria va esattamente in questa direzione e consentirà di attivare un’efficace sinergia tra il pubblico e il privato per promuovere, nel rispetto dei ruoli e delle reciproche prerogative, lo sviluppo di progetti e iniziative sostenibili, in grado di assicurare il futuro del territorio”.
“Il rinnovo e l’aggiornamento del protocollo con Finpiemonte rappresenta una opportunità concreta per le imprese piemontesi, che in questi anni difficili anche per l’economia hanno continuato a garantire sviluppo e occupazione. Le sfide che ci aspettano sono molte e complesse in un momento di grande incertezza e la sinergia pubblico-privato che garantisce questo protocollo rappresenta un concreto valore aggiunto - aggiunge Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte -. Abbiamo condiviso l’opportunità che strumenti finanziari alternativi possono offrire come sostegno ai piani di crescita delle imprese. In questa direzione va anche il lavoro congiunto che potremmo fornire al ‘team attrazione’ della Regione Piemonte per l’attrazione e l’accompagnamento di nuovi insediamenti produttivi ed il reshoring industriale”.
Finpiemonte non può più stare chiusa in un palazzo
“Finpiemonte ha un ruolo strategico e deve continuare ad averlo molto più di quanto non avvenuto in passato – sottolinea il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio - perché ciò sia possibile è fondamentale che non stia chiusa in un palazzo, ma vada sul campo a fianco delle imprese. Per questo il documento siglato oggi, la codificazione di questo impegno reciproco a lavorare insieme, è un passaggio importante. Siamo in un periodo che porterà molte risorse sul territorio, dai fondi nazionali a quelli del Pnrr ed europei. Proprio per questo serve oggi più che mai muoversi con ordine per non disperdere questa grande opportunità”.
Tra gli effetti di questo nuovo accordo, un'azione mirata (e periodica) per aggiornare e formare le aziende sulle possibilità a disposizione. Inoltre, Finpiemonte e Confindustria Piemonte puntano a collaborare nell’ideazione di strumenti di sostegno alternativi, quali piattaforme fintech, fondi di equity/quasi-equity, strumenti di private debt. L’obiettivo è rispondere alle esigenze del tessuto imprenditoriale anche tramite fondi privati e pubblici di cui sosterranno l’attività di raccolta fondi e finanziamenti.