"La maggioranza targata Partito Democratico ha perso una buona occasione per lavorare a sostegno dei diritti di tutti e non solo di quelli di due sue consigliere. Quanto accaduto ieri in Sala Rossa rappresenta un vecchio vizio tipico del sistema politico che tende a privilegiare una piccola casta rispetto alla collettività". L'accusa arriva dai gruppi consiliari di Torino Bellissima, Lega e Forza Italia dopo l'approvazione, ieri, di una delibera che consente la possibilità alle consigliere in gravidanza e ai neo genitori di partecipare ai lavori d'aula e delle Commissioni in streaming.
"Abbiamo provato a estendere questa possibilità - dicono i tre partiti - a tutte le categorie svantaggiate, ma invece di approvare un regolamento in cui si sarebbero potute riconoscere tutte le forze politiche, chi governa la città ha preferito inciuciare con chi, a parole, si dichiara contro il sistema, ma ci va a braccetto nei corridoi di Palazzo Civico". La delibera è stata approvata oltre che con i voti della maggioranza anche con quelli di M5s e FdI.
"Ci hanno accusato di aver presentato emendamenti ostruzionistici, fingendo di non capire che per noi questa è una battaglia che riguarda i valori fondanti della democrazia e della giustizia sociale, una battaglia che senza indugi porteremo avanti - conclude la nota di Torino Bellissima, Lega e Forza Italia - La tutela degli “ultimi” in una città dove vota solo il 40% degli aventi diritto, è più che mai una priorità, per colmare la distanza e ridurre la sfiducia che i cittadini torinesi hanno nei confronti di chi fa politica nelle istituzioni".