Quando è la pubblica amministrazione a dare per prima il cattivo esempio. E’ il caso delle assunzioni delle persone con disabilità: a sollevare il caso, in Consiglio Comunale tramite un’interpellanza, il consigliere del Pd Angelo Catanzaro. Il Comune di Torino, in base ad un accordo stipulato nel 2014 con l’allora Provincia e oggi Città Metropolitana, avrebbe dovuto “effettuare 75 inserimenti lavorativi, con contratto part-time di 21 ore settimanali, di persone con disabilità nei propri organici entro il 2021”.
Assunti appena 20 lavoratori in 8 anni
In otto anni però Palazzo Civico ha assunto appena venti lavoratori in categoria B, con profili di assistenti amministrativo o di servizi generali. Cinquantacinque in meno rispetto a quanto scritto nero su bianco. La motivazione? Secondo quanto spiegato dagli uffici comunali si sono avute “difficoltà negli inserimenti” e quindi nel 2018 si è provveduto ad un nuovo patto dopo aver coinvolto le diverse associazioni dei disabili.
Catanzaro (Pd): "Italia fanalino di coda"
E per il futuro? Sono previsti, come ha spiegato Favaro, “altri 12 tirocini formativi di sei mesi, i cui nominativi sono stati individuati tramite l’Agenzia Piemonte Lavoro”. Se l’iter si concluderà positivamente, si potrà procedere all’assunzione. "Riscontriamo -commenta Angelo Catanzaro - tempi eccessivamente lunghi da parte del Comune di Torino per quanto riguarda le assunzioni dei lavoratori che appartengono a categorie protette. C'è un ritardo di 8 anni”. “La città -rincara - deve prendersi l'impegno per queste assunzioni: l'Italia è fanalino di coda, con una disoccupazione che si attesta all'86% per le persone con disabilità”.
"Si colmi il ritardo"
L’attuale amministrazione ha promesso attenzione al tema. Per il 2022, sulla base dei pensionamenti e del nuovo piano assunzioni, “risultano 36 posti da ricoprire” da persone con disabilità. “Questo intervento vuole essere un "porre l'attenzione", certo che si cercherà di provvedere al più presto a colmare tale ritardo” conclude Catanzaro